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domenica 9 giugno 2019

Davide e Golia.



L’immagine che secondo noi rappresenta la primissima fase del confronto in assise comunale, è questa. I cittadini che hanno scelto Tito erano 10 contro 1 dei nostri elettori, un rapporto che non lascia dubbi in nessun posto del mondo su chi deve governare e chi deve invece cercare di provare a realizzare piccole parti del proprio programma, se ci riesce. Il ruolo dell’opposizione può essere quello di “tirare sassi con la fionda contro il gigante” o provare a salirgli sulle spalle per arrivare a traguardi più alti, più ambiziosi. 
Proprio all’inizio del suo insediamento, in consiglio comunale si affrontano gli aspetti forse più penosi del confronto politico, entrare nella vita privata degli avversari ed evidenziarne incompatibilità e ineleggibilità: il Consiglio deve convalidare sé stesso. In pratica se qualcuno degli eletti ha liti pendenti con lo stesso comune che dovrà rappresentare, deve rinunciare alla carica oppure sanare i contenziosi. 
Abbiamo comunicato al Segretario Comunale, prima del Consiglio, che dai documenti in nostro possesso (non per “sentito dire”) un consigliere sarebbe incompatibile ma chiedendo di acquisire copia della determina 598 del 2016 e fermando la costituzione e convalida degli eletti si crea un loop che impedisce a noi stessi, che intendiamo rendere evidente questa ed altre incompatibilità, di arrivare ai documenti necessari, generando una spirale perversa. La nostra intenzione era quella di lasciare il tavolo ma sarebbe stato sempre il piccolo David a lasciare spazio ai giganti. La formazione della commissione di inchiesta è anch’essa subordinata alla convalida degli eletti, per cui anche se non proprio la strada principale, che resta quella del consiglio comunale, abbiamo intravisto una possibilità, per raccogliere documenti, chiarire le posizioni di chi potrebbe avere incompatibilità e palesarle in consiglio comunale. Quella commissione non si occupa di queste controversie, ci è noto, ma se viene detto in consiglio comunale (davanti anche a tutti gli amici e i parenti) ci sarà un fondo di verità.
Il David di Michelangelo - forse la più bella rappresentazione al mondo dell’intelligenza dell’uomo, il genio di Firenze - quando abbassa la testa pensa come e quando tirare il sasso che ha nella mano e che nasconde dietro la gamba. Rappresenta la neonata repubblica di Firenze che voleva mostrare ai nemici come una strategia più che un duello evidentemente impari, rimane giocoforza l’unica soluzione per provare a rovesciare le forze o come in questo caso, il peso politico.

DOMENICO LUSCIANO

venerdì 19 aprile 2019

Primo Punto del programma M5S a Meta: L'AMBIENTE!!

Ci siamo, ricomincia la bella stagione, i turisti hanno riempito i nostri alberghi e i nostri BnB ma quando saranno a Meta quale sarà la sorpresa? Anche se siamo a Pasqua “niente uovo” o forse, “niente di Nuovo”, dovremmo dire. L’avevamo già scritto sul nostro blog (Mare a Meta:quale 2019?) che i dati dell’ARPAC, in alcuni punti della nostra bella spiaggia, ci hanno impedito di fare il bagno in alcuni tratti della nostra costa e per diverse giorni durante l'estate 2018. La stagione ricomincia, dicevamo e ricominciano gli allarmi dell’ARPAC: il 16 aprile 2019 purtroppo, come indicato dalla tabella che evidenzia i parametri ai fini della balneabilità, nel Punto di prelievo: Purgatorio, c’è uno sforamento dei limiti per gli Escherichia Coli (831 su un valore limite di 500, ogni 100 ml di acqua). 
Come prevede la normativa europea, ora il sindaco è obbligato a emettere un’ordinanza che vieta la balneazione. Quali effetti ci saranno sul turismo e sull’immagine della nostra città, li possiamo intuire. Il dato è tanto più preoccupante in quanto Prelievo Programmato da Calendario nel punto della Rete di Monitaraggio. In pratica ci dice che li a quell’ora in quel punto non era possibile fare il bagno e non per una segnalazione o per un altro dato precedente che ha dato l’allarme. Questo ci fa pensare che possono essere diversi i momenti in cui i limiti vengono sforati e nessun prelievo per analisi viene effettuato, in quanto non programmato. E’ davvero triste pensare che in tutta la penisola sorrentina l’unico puntino rosso che ci obbliga a stare attenti a dove fare il bagno, è quello che bagna la spiaggetta del Purgatorio. Proprio li dove sembrerebbe sia nata Meta, dove la chiesetta di S. Stefano, oggi rasa al suolo, fino alla metà del XX secolo impreziosiva quel tratto di costa. E' dal Purgatorio proprio da li vogliamo e, abbiamo messo nel nostro programma, di ripartire per ridare nuova vita e nuova dignità alla Meta che ci piace vedere nel futuro.

giovedì 28 marzo 2019

Restiamo Umani


"Cosa ci avete guadagnato...?" Cosi comincia il dolorosissimo interrogativo che la signora Anna, amatissima per i suoi dolci e per il garbo nel suo lavoro, presso la Pasticceria Brillante. Davvero non c'erano altre soluzioni che lasciare "due giovani senza un padre", che intendono vivere del proprio lavoro, peraltro molto apprezzato considerando il numero dei clienti?  Davvero sono questi i problemi di un paese che non è esattamente il paradiso della legalità in termini di abusi e di irregolarità sotto il profilo urbanistico? Senza andare troppo lontano dalla pasticceria brillante, di controlli ne servirebbero e ne servono ma tutto rimane così, sospeso nelle parole della signora Anna che reclama il suo diritto a lavorare, oltre 20 ore al giorno! (forse troppe per qualcuno), come scriveva su un altro cartello che portava in giro per protestare i suoi diritti.
Noi siamo sconcertati davvero, nel paese dove molti, certamente più fortunati, cercano di aggirare la legge, partendo spesso proprio da chi dovrebbe farla rispettare, si usa il pugno di ferro verso una famiglia già segnata dal destino. 
La nostra idea di paese è diversa perchè diversa la nostra idea di comunità, 'chi ha di più rinuncia a una parte dei propri privilegi per aiutare chi ha meno o è più sfortunato'. Da queste semplici regole sono nate tutte le norme del diritto. Questa è la legge che non ha bisogno di codici, è il buon senso, la solidarietà, la partecipazione alle richieste di aiuto. Chiudiamo con la stessa parola che la signora Anna ha scritto per concludere il suo monito e la sua vita. "Vergogna!"

martedì 26 marzo 2019

Conservatorio S.M.delle Grazie, la Regione ci ha dato ragione illegittima la delibera di fitto.


In seguito al vergognoso tentativo da parte di amministratori insensibili, in spregio alla volontà testamentaria della dama Sorrentina Berardina Donnorso, in seguito alla superficialità da parte del Comune di Sorrento nella gestione di un bene pubblico per non essersi accorto di quello che a noi appariva evidente, ossia l'illegittimità di quanto deliberato dal CdA della Fondazione del conservatorio S.M. delle Grazie, cosi come giustamente rilevato dalla Regione Campania.  Il CdA della Fondazione  ha concesso in affitto a privati una parte del conservatorio S.Maria delle Grazie per essere trasformata in una struttura turistico-ricettiva. Noi ci siamo opposti con tutte le forze portando in tutte le sedi istituzionali le nostre perplessità in merito a questa vergognosa e scellerata decisione. In data 07/02/2019  i nostri consiglieri regionali Maria Muscarà e Tommaso Malerba, con una interrogazione consiliare hanno chiesto al Presidente della Regione Campania di avvalersi dell’art. 25 del codice civile che dà facoltà all'autorità governativa, qualora gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto o dello scopo della fondazione, di esercitare il controllo e la vigilanza sull'amministrazione delle fondazioni e di sciogliere l'amministrazione nominando un commissario straordinario e di annullare quanto deliberato.
Con la delibera n° 7 del 03/10/2016, il CDA ha concesso in locazione parte del conservatorio S.M. delle Grazie, delibera adottata in difformità all'articolo 25 dello Statuto del conservatorio comma 2 lettera b, il quale prevede per la stipula di contratti di concessione di diritti personali di godimento, la presenza di tutti i membri del Consiglio di amministrazione ed il voto favorevole di almeno tre di essi, ma in quell’occasione, il CDA non era al completo stante l’assenza del consigliere Luigi Acampora, con la conseguenza della nullità di quanto deliberato. La risposta, di seguito esposta,  da parte della regione Campania lascia poco spazio ai dubbi:  considerando che la UOD 50 12 03, venuta a conoscenza della illegittimità della delibera n°7 del 03/10/2016, ha provveduto, nel rispetto delle norme di legge e del regolamento, ad attivare ad horas le procedure di controllo chiedendo al responsabile legale della fondazione, a mezzo raccomandata, chiarimenti in merito alla mancanza di legittimità della delibera n°7 del 03/10/2016 posta in essere senza i requisiti di cui all’articolo 25 c.2 lett.b dello statuto vigente della fondazione, al fine di consentire la rimozione degli elementi di illegittimità, se posti essere.

Noi non ci siamo arresi.
 Lotito Rosario.






domenica 10 marzo 2019

Un’idea: parcheggiamo su zattere in mezzo al mare!

L’idea di politica del Meetup Penisola Sorrentina per le prossime elezioni amministrative a Meta è fermamente legata alle 5 stelle del Movimento, punti inderogabili dei nostri programmi in ogni tornata elettorale: Acqua Pubblica; Rifiuti Zero; Mobilità Sostenibile; Rispetto per l’Ambiente; Connettività.
Il comune di Meta è un graziosissimo paese che conserva intatto il suo centro storico, con una vivibilità alta ma viene amministrata come una città che presenta problemi tipici dei grandi centri. Bisogna invece assumere consapevolezza del suo essere unico, privilegiato per la sua posizione, favorito dalla costa alta sul mare e quindi preservarloIl paradosso è che invece di migliorare quello che già andrebbe bene, viene peggiorato dalle varie ordinanze (da qui il titolo ironico) come quella del 7 marzo (ord. 35/2019), con la quale Meta viene ancora “violentata”, per evitare ricadute negative del flusso veicolare. Il flusso veicolare è già esso una ricaduta negativa del nostro vivere folle. 
  • Il primo punto che abbiamo voluto mettere nel nostro programma è il Bilancio Partecipato, cioè la partecipazione dei Metesi alla destinazione dei loro soldi. Come in una piccola famiglia è necessario rendere tutti consapevoli di cosa va fatto, come e quanto spendere, altrettanto a livello comunale, è buona pratica destinare una percentuale dei fondi, ai desideri della comunità. Una spesa per niente oculata che rischia di far perdere risorse importanti, è pratica diffusa delle grandi città mal gestite ma non dovrebbe esserlo mai in un centro di 8000 anime.
  • I parcheggi sono indubbiamente necessari ma non si può pensare di costruire un parcheggio enorme in zone come Santa Lucia, dove è noto il fenomeno “collo di bottiglia” in estate, che non farebbe altro che aumentare il disagio dei residenti o degli stessi turisti chi intendono trascorrere una rilassante giornata al mare. Abbiamo già individuato due o tre aree dove poter realizzare parcheggi di interscambio che porteranno, a lungo termine, alla riduzione dei veicoli circolanti e della loro velocità. L’aria che abbiamo monitorato ci dice che non è possibile andare avanti ignorando la salute dei cittadini (Centraline per la qualità dell'aria. I dati di Meta, di F.Moroni).
  • Sono sempre molto complesse le dinamiche che sottostanno alle pratiche di condono edilizio ma è necessario esaminare quelle di chi ha fatto richiesta da anni, per poter decidere se ci sono i presupposti per poterle accettare o respingere definitivamente. Tutto va preso in esame, ovviamente, dopo attenta valutazione dell’impatto ambientale.
  • La riscossione dei tributi deve tornare ad essere interna, per cui inseririremo nel programma anche la revoca dell’esternalizzazione, che in molti casi non dà i risultati sperati e certamente rende inutilizzate le risorse umane che abbiamo nell’organico dei dipendenti comunali.
  • C’è necessità di creare spazi per l’aggregazione di giovani e anziani. Il futuro di una città come Meta è strettamente legato al rapporto tra vecchie e nuove generazioni che sempre fa la differenza nello sviluppo armonico del paese e nella trasmissione dell’identità di un luogo.
Queste sono alcune delle idee che abbiamo voluto condividere con i cittadini aspettando che altri vengano ad aiutarci col programma per le elezioni che nel  caso del Movimento Cinque Stelle non è mai definitivo e sempre aperto a possibili cambiamenti ed integrazioni da parte di ciascun cittadino Metese.  

sabato 9 marzo 2019

Questa mozione non s'ha da fare

Da Manzoni a Monicelli

Premessa.
Ieri sera volevo assistere a quello che dovrebbe essere il più significativo momento della vita politica cittadina: il Consiglio Comunale.
Così mi sono recato al palazzo comunale di Piazza Matteotti a Sant'Agnello, giusto in tempo per vedere il presidente del consiglio passare subito dopo l'appello, al primo punto dell'ordine del giorno, omettendo di commentare e quindi celebrare la giornata della donna; commemorazione fatta invece dalla portavoce dei 5 stelle. Lasciamo perdere il resto, è una pagina troppo poco edificante per darne ulteriore rilievo.
Ero incuriosito dal messaggio WhatsApp, con il quale si invitavano i papà e le mamme a portare i propri figli frequentatori del centro sportivo, al consiglio, data la grave minaccia dei "pessimi" 5 stelle: «Vogliono bloccare le attività alla tensostruttura e del campo di calcio perché facciamo troppo casino – e ancora – Andiamo a protestare. Richiedono la chiusura dell'impianto sportivo».
Invece dalla mozione si leggeva tutt'altro, e semplicemente si chiedeva al Sindaco e alla Giunta, di regolamentare l'orario per l'utilizzo relativo al solo campo sportivo, e non dell'intero complesso, al fine da permettere il giusto e meritato riposo dei residenti nelle immediate vicinanze, i quali nel tempo e finora inascoltati, avevano presentato note, doglianze e infine anche una petizione.
I genitori così strumentalizzati, non leggendo l'atto proposto e fidandosi dell'ignoto (?) sobillatore, hanno loro malgrado permesso lo fossero anche i propri figli.
Ma tutto ciò è marginale, così come lo è il fatto che Sindaco e Assessore abbiano nicchiato sul messaggio che li chiamava direttamente in causa nel passaggio: «Entreremo tutti insieme come ci ha richiesto Sagristani e Attilio Massa proprio nel momento in cui il M5S chiederà la chiusura dell'impianto sportivo»; tutto questo è fuffa rispetto al fattaccio che si è consumato in consiglio comunale e che passo a descrivervi.

Il fatto.
La mozione era stata inserita all'ordine del giorno, presumibilmente nulla ostava, se si fosse rilevato un problema di carattere tecnico, si sarebbe dovuto discuterne preventivamente, durante la conferenza dei capigruppo che, a quanto pare, non è stata nemmeno convocata dal presidente; nell'eventualità, sarebbe stato preciso compito di quest'ultimo, preso atto del parere negativo, non ammettere la mozione, comunicarne le motivazioni e non inserirla in discussione.
Ieri invece l'apoteosi: il presidente del consiglio comunale legge il parere del segretario compilato appena il giorno precedente, o almeno così parrebbe dato che risulta privo di acquisizione al protocollo comunale.
Nel documento si esponevano le «perplessità in ordine al contenuto della mozione in oggetto… omissis… per il fatto che la stessa non appare afferire ad alcuna delle competenze istituzionalmente riservate dall'art. 42 del TUEL al consiglio comunale».
E qui il capolavoro del presidente il quale evidentemente, non ha capito ciò che ha letto, giacché avrebbe dovuto chiedere al segretario di fugare queste "perplessità" ed esprimersi in modo inequivocabile e non con un «potrebbe esporre l'Ente a rilievi di legittimità». Il condizionale non è ammesso: o si può, o non si può.
Allora vediamo cosa dice il TUEL all'art. 42 e al comma 2 citato nel documento.
«Il Consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali:
a) statuti dell'ente e delle aziende speciali, regolamenti salva l'ipotesi di cui all'articolo 48, comma 3, criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi…».
Ecco invece cosa indica l'articolo 48 comma 3: «È, altresì, di competenza della giunta l'adozione dei regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio».
Non sono un segretario comunale, né tantomeno laureato in legge, ma quello che c'è qui scritto mi appare palese, così come palesemente è compito del consiglio comunale "dare indirizzo" e poter impegnare il Sindaco e la Giunta ad adottare un regolamento.
Nonostante ciò, è stata impedita la votazione della mozione, malgrado la maggioranza avesse tutti i numeri per bocciarla, confermando che a Sant'Agnello c'è un solo comandante, e che i suoi poteri parrebbero superare di gran lunga l'esito plebiscitario delle scorse amministrative.

PS: Il Sindaco si vanta della partecipazione odierna (ahinoi scomparsa appena finito il tema mozione: «Regolamentazione degli orari del campo sportivo sito in viale dei Pini»), ma della diretta streaming affidata ancora al telefonino del consigliere 5 stelle, ne vogliamo parlare?

giovedì 7 marzo 2019

CASETTE DELL’ACQUA

CASETTE DELL’ACQUA

Nel 2017 la Encon S.r.l. vince il bando della città metropolitana per la fornitura di distributori di acqua potabile nei comuni della Penisola Sorrentina (Vico Equense capofila  decreto dirigenziale n° 33 del EC AGZ  21- Settore 02 n° 33 del 30/12/2012).
Da un ultimo accesso agli atti fatto dal M5S nel confinante comune di Piano di Sorrento e dalla discussione in consiglio, il quadro che ne è venuto fuori è allarmante.

Le analisi previste con cadenza almeno trimestrali per accertare la qualità dell’acqua erogata, non è acquisita con regolarità da parte dei comuni.
Una zona d’ombra che vogliamo illuminare, abbiamo per questo motivo richiesto all’amministrazione Metese, tutti gli atti riguardanti le analisi effettuate.
LA SALUTE DEI CITTADINI INNANZITUTTO.

sabato 9 febbraio 2019

La vergognosa condizione delle Casette dell’acqua a Sorrento..


A Sorrento gli impianti di distribuzione di acqua trattata e sanificata, così il nome tecnico delle  casette dell’acqua, istallati ne sono tre, uno a Marina piccola in Piazza Marinai d’Italia nei pressi della biglietteria per Capri,  uno  in via Correale presso il  parcheggio A.Lauro e un'altro su via degli aranci accanto alla sede dell’ex ARIPS, ma provate a riempire una bottiglietta presso il distributore di Marina Piccola o quello del parcheggio Lauro e riceverete l’amara sorpresa di una vergognosa vista  di distributori non funzionanti, abbandonati e arrugginiti. L’unico distributore dov’è possibile riempire la famosa bottiglietta di acqua trattata e sanificata e quello posto su via degli aranci. Bene, direte voi almeno uno è in funzione, ma l’acqua  che viene erogata è veramente sanificata e potabile? Siamo certi che non ci sia contaminazione? Domande legittime che ci siamo posti e che purtroppo ad oggi non siamo in grado di ricevere una risposta, risposta che, come specificato dal contratto di utilizzo dei distributori, spetta alla ENCON srl che, come chiaramente specificato all’art 7 punto h, pagina 16, è tenuta ad "effettuare periodiche analisi microbiologiche dell'acqua erogata (almeno trimestralmente) trasmettendo i relativi referti al Comune e, se richiesto, all'ASL competente”.  Ma ad oggi  sul sito del comune di Sorrento non è presente alcun risultato di tali analisi e men che meno sul sito della Encon srl.
Inoltre il contratto obbliga la società Encon srl a garantire, in caso di guasto o di mal funzionamento delle strutture installate, “ un intervento tecnico tempestivo, sia per l’analisi della problematica presente sia per la risoluzione della stessa. In caso di malfunzionamento delle attrezzature il Gestore/Attuatore dovrà provvedere a ripristinarne la funzionalità immediatamente e comunque entro le 36 ore lavorative successive al verificarsi dell’anomalia”. Allora ci chiediamo come mai il gestore non ha MAI messo in funzione la casetta di Piazza marinai d’talia e di via Correale? Come mai non sono state rese note le analisi della qualità dell’ acqua erogata? Come mai il Comune di Sorrento non ha sollecitato il rilascio dei risultati delle analisi, e la messa in funzione di tutte le casette?
A pagina 23 e 24 del contratto di gestione firmato tra il Comune capofila  di Vico Equense e la società Encon srl, sono elencate le clausole risolutive del contratto al  punto 3 si legge: riscontro di gravi vizi o ritardi nella fornitura, posa in opera e/o nella gestione, punto 5: chiusura totale e/o parziale anche temporanea delle opere concesse in gestione senza giustidicatio motivo, punto 6: violazione dell’obbligo di curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’opera realizzata. Tutte clausole che determinerebbero la risoluzione del contratto viste le condizione in cui versano le casette dell’acqua. Ma allora come mai  il Comune di Sorrento, vista la pietosa condizione in cui versano le casette di Marina Piccola e via Correale, non ne ha richiesto la risoluzione? 
Come Meetup M5s Penisola Sorrentina chiediamo al Sindaco di Sorrento di sollecitare la Encon srl a:
1)    fornire tutti risultati delle analisi dell’acqua erogata fino ad oggi dall’unico distributore in funzione;
2)    di ripristinare entro 48 ore tutti gli impianti di distribuzione presenti sul territorio comunale di Sorrento;
3)    di attivare un nuovo sistema di controllo che coinvolga direttamente anche personale del comune di Sorrento in modo da supervisionare, etichettare e sigillare i campioni che andranno al laboratorio.
4)    In caso del protrarsi del non rispetto di tali obblighi, così come previsti dal contratto di concessione stipulato il 29/12/2016 tra il comune capofila di Vico Equense e la Srl Encon, di chiedere la risoluzione del contratto.
Tutto ciò a tutela:
1) della salute dei cittadini che hanno il sacrosanto diritto di sapere che l’acqua erogata dai distributori sia veramente potabile e sana per la propria salute;
2) del diritto dei cittadini di fruire di un servizio per il quale sono stati spesi soldi pubblici quindi soldi loro.
Restiamo in attesa di una risposta da parte di questa Amministrazione.

Rosario Lotito

martedì 29 gennaio 2019

Sorrento solo cemento...


Ormai è chiara la missione di questa Amministrazione, distruggere quanto più possibile sorrento, scelte scellerate senza una visione di paese, senza una precisa linea politica che salvaguardi il territorio e la salute dei cittadini. Assistiamo increduli all’ennesima distruzione di un vasto agrumeto in via San Renato 16. L'autorizzazione paesaggistica n°101/18p del 24/01/2019 rilasciata dal comune di Sorrento ha per oggetto:realizzazione di una nuova stazione elettrica 150kv7mt in Sorrento alla via San Renato 16, autorizzazione richiesta  dal sig. Di Dio Vitantonio, legale rappresentante della Terna rete  Italia spa.
A quanto pare li sorgerà una stazione elettrica che ammodernerà la rete  peninsulare ed  alimenterà anche l’isola di Capri. Progetto condivisibile, ma per quale motivo sono stati giustiziati decine di alberi di aranci che contribuivano a rendere l’aria più respirabile e pulita?  Da Terna fanno sapere:  “il progetto della stazione elettrica e del nuovo collegamento in cavo con l’isola di Capri è stato ampiamente condiviso con le istituzioni e di recente anche con i cittadini durante una giornata di confronto e dialogo in cui i tecnici della Società hanno illustrato il progetto”  un modo elegante per dire : ve lo abbiamo detto e adesso che volete?
Bene, ma è stato detto che venivano abbattuti decine di alberi? È stato detto che veniva distrutto l’ennesimo agrumeto Sorrentino? Inoltre  nella risposta di Terna si legge: “verranno adottati  interventi di mascheramento, la piantumazione di nuovi alberi,  la realizzazione di un giardino sul tetto dell’edificio e l’adozione di soluzioni tecnologiche di bassissimo impatto che consentiranno la riduzione al minimo dell’occupazione del territorio”.
 Che accidenti significa realizzazione di un giardino sul tetto dell’edificio? E che riaccadenti significa piantumazione di nuovi alberi? Era necessario abbattere quelli esistenti rigogliosi e belli per poi ripiantumarne  altri piccoli e  striminziti  che per crescere  e produrre ossigeno impiegheranno anni?
Allora ci chiediamo ma non è che per caso si stia per costruire l’ennesimo parcheggio interrato?  E se si per quale motivo non è stato chiaramente  detto durante l’incontro con i cittadini?  
Ma purtroppo la colpa non è di Terna,  ma di una classe politica orami distante e auto referenziata che autorizza tutto e tutti pur di distruggere e privatizzare Sorrento  e quando dico classe politica intendo tutti, opposizione e maggioranza, nessuno escluso perché, indipendentemente dalla parte cui ci si trova, viene prima di tutto il bene del proprio paese e dei propri cittadini, ricordiamocelo alle prossime elezioni perché se questi signori pensano che Sorrento sia un feudo di loro esclusiva pertinenza dove tutto gli è permesso è anche colpa di chi li ha votati.

Lotito Rosario

sabato 26 gennaio 2019

Acqua pubblica: a che punto siamo?

Il 23 gennaio scorso si è votato per eleggere 10 consiglieri del distretto Sarnese-Vesuviano. Ma facciamo un passo indietro. Perché e quanti sono i rappresentanti del nostro distretto all’interno dell’Ente Idrico Campano (EIC)? I 76 comuni del distretto compreso tra Sarno e il Vesuvio (parliamo di 1 milione e 400mila cittadini), eleggono 30 membri secondo la L.R. 15/2015 (ce la ricordiamo bene...) 
Alla fine dello scorso anno, tuttavia, i membri del distretto, già in numero ridotto, diventavano 20 per effetto delle dimissioni di Giorgio Zinno (sindaco del comune di S. Giorgio) e Giuliana Di Fiore (assessore al comune di Ercolano) con la conseguente sospensione a tempo indeterminato di ogni attività del distretto. Tutto era stato studiato per impedire che venisse eletto Manlio Torquato, sindaco di Nocera Inferiore, indicato dai sindaci della “Rete Comuni per l’acqua pubblica” come nuovo coordinatore del distretto. Ma si sono fatti male i conti! Nove sono gli amministratori presenti nell’assemblea che si sono schierati dal primo momento a favore della ripubblicizzazione del servizio idrico e la messa in liquidazione di Gori SpA: Massimo Pelliccia (Casalnuovo di Napoli), Manlio Torquato (Nocera Inferiore), Bernardo Califano (Pagani), Roberto Falcone (Angri), Raffaele De Simone (Roccarainola), Francesco Gioia (Fisciano), Vincenzo Fiengo (Cercola), Edoardo Serpico (Scisciano). 
A Dicembre i comitati per l’acqua pubblica, con in prima fila padre Zanotelli, protestarono presso la sede dell’EIC, occupandone simbolicamente gli uffici della direzione generale. Il Direttore Generale, Vincenzo Belgiorno, accolse la proposta di integrare i membri mancanti con elezioni suppletive per la nomina dei decaduti o dimissionari. Il 23 gennaio si è votato ma come si sono schierati i comuni? Ovviamente non esiste più una divisione della vecchia destra e sinistra che sembra attuale come le fazioni dei guelfi e i ghibellini ma tra chi è contro la Gori e chi invece tenta il suo salvataggio (le perdite della Gori sono arrivate oramai a 300 milioni). Ma quanto pesano sui cittadini queste perdite? Se si analizzano le bollette pagate nel nostro distretto tutto diventa più chiaro: un consumo stimato di di 192 mc per famiglia, costa in media 310 euro nei nostri 76 comuni a gestione Gori; 160 nel distretto di Napoli gestito da Abc; 150 a Torino; 120 a Roma (sebbene ci sia l’Acea, che controlla la stessa Gori) e soli 42 a Milano. E quali sono gli utili delle multiutility come Acea, Hera, Irene, A2a? Dal 2010 al 2016 i loro ricavi sono passati dal 17% al 24%!!
Come è finita la votazione? Il PD di Mario Casillo e Armando Cesaro di Forza Italia sono perfettamente in sintonia su chi votare e su quali candidati selezionare per la lista. Ma non è una vittoria scontata quella del “nazareno” Campano. Solo 6 sono gli eletti della lista PD-Forza Italia: Giovanni Palomba sindaco di Torre del Greco; Gaetano Cimmino sindaco di Castellammare; Emiliano Calise consigliere comunale di Portici; Antonio Sannino appoggiato dal sindaco di Ercolano; Luigi Velotta consigliere di San Giorgio a Crem. e Felice Rainone di Nola.
Ma nolani sono anche i "nostri", Gianluca Napolitano e Giuseppe Grauso (per la prima volta in Italia rappresentanti dei comitati civici per l’acqua entrano negli organi di controllo della gestione idrica integrata) eletti insieme al sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno e al consigliere di Mercato S. Severino, Rosario Bisogno. Decr. 2/2019 verb. oper. elett.
Ma il M5S è sempre favorevole alla gestione totalmente pubblica dell’acqua? Lo è. La legge che non consentirà più ai privati di trarre guadagni dalla gestione del bene più prezioso è vicina. 
E’ ingannevole l’affermazione che l’acqua è pubblica se il comune possiede delle quote della società che gestisce il servizio idrico perché ogni società anche a partecipazione pubblica ha come fine ultimo il guadagno ancor più se quotata in borsa. 
La “legge Daga”, come si chiamerà la nostra proposta per eliminare anche quella parte che consente ai privati di esercitare guadagni sull’acqua pubblica (attualmente il 30% in Italia) costerà solo 2 miliardi di soldi pubblici per garantire il fabbisogno minimo procapite, 5 miliardi saranno necessari per gli investimenti sulla rete per raggiungere gli standard medi europei e 8 miliardi per il rimborso alle multiutility, per gli investimenti che hanno sostenuto ma a patto che il core business non sia più l’acqua del nostro rubinetto.

La storia della gestione pubblica dell'acqua è la rappresentazione più evidente della vecchia politica che sta morendo ma non vuole, di come si fa fatica a scalzarla ma oggi i cittadini ammettono che ci sia un problema e questo è già un buon punto per superarlo. Si rassegnino, non si tornerà più indietro.

giovedì 24 gennaio 2019

Interrogazione Regionale Conservatorio Santa Maria delle Grazie.



Il M5S chiede lo scioglimento del Consiglio di Amministrazione e il commissariamento del Conservatorio S.M. delle Grazie di Sorrento, con il relativo annullamento della delibera n.7/2016, con la quale l’Ente Morale locava a privati, parte dell’edificio per la realizzazione di attività ricettive.
Infatti, su richiesta del Meetup Penisola Sorrentina, i portavoce Muscarà e Malerba hanno stamane presentato al Presidente della Giunta regionale della Campania, interrogazione a risposta scritta avente come oggetto «Illegittimo impiego Conservatorio di Santa Maria delle Grazie di Sorrento per finalità turistico-ricreativa (qui l'atto completo prot. n.086 del29/1/2019)».
In sostanza si chiede al Presidente della Regione Campania di avvalersi dell’art. 25 del codice civile che dà facoltà all'autorità governativa, qualora gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto o dello scopo della fondazione, di esercitare il controllo e la vigilanza sull'amministrazione delle fondazioni, di sciogliere l'amministrazione nominando un commissario straordinario, e di annullare quanto deliberato.
Dall’esposizione emerge che la deliberazione del C.d.A. n° 7 del 03/102016, con la quale si concede in locazione parte dell’immobile, è stata adottata in difformità all'articolo 25 dello Statuto, comma 2 lettera b), il quale prevede per la stipula di contratti di concessione di diritti personali di godimento, la presenza di tutti i membri del Consiglio di amministrazione e il voto favorevole di almeno tre di essi; nell’occasione, il CDA non era al completo stante l’assenza del consigliere Luigi Acampora, con la conseguenza della nullità di quanto deliberato.
E’ ora di dire basta a questi amministratori insensibili ed incuranti dei beni dei Sorrentini.
Basta svendere ai privati la nostra Sorrento.

Lotito Rosario








venerdì 18 gennaio 2019

Addetto Stampa del Comune di Meta: ma era proprio necessario?



Sembrerebbe che la campagna elettorale sia iniziata. Il gruppo del Movimento Cinque Stelle della Penisola Sorrentina, da sempre a favore dei tagli ai costi della politica e del contenimento delle spese pubbliche per la stessa, deve purtroppo ravvisare l’ennesimo spreco. L’amministrazione comunale di Meta tra Natale e Capodanno appena trascorsi, decide di dotarsi di Addetto Stampa, giusto per i mesi che vedranno il sindaco Tito sfidare l’avversario o gli avversari alla carica di primo cittadino. Come è possibile che proprio tra il 1 febbraio e il 30 giugno il comune di Meta aveva urgente bisogno di conferire questo incarico di addetto stampa? Non era sufficiente il Portavoce del Sindaco, per il quale i cittadini hanno già dovuto sborsare 28.200 euro? I Metesi pagheranno, per questo “megafono”, 22.135,47 euro (da rapportare al periodo) e per un rapporto di lavoro part-time! Quante cose si possono fare con questi soldi pubblici? 
Vi lasciamo la domanda e buona campagna elettorale a tutti!        https://goo.gl/j2bh5D

lunedì 14 gennaio 2019

Avevamo visto giusto!!

L’interrogazione parlamentare depositata e l’attenzione che giornalisti e blogger hanno voluto dedicare alla dimora storica di “Villa Giuseppina” comincia a dare i suoi frutti. L’ordinanza n.3 del 9 gennaio scorso da parte del comune di Meta, ha rimesso in parte le cose a posto. Si ordina il ripristino dello stato dei luoghi entro 90 gg dalla notifica dell’atto del funzionario comunale. L’amministrazione comunale pochi giorni prima, il 5/1/2019 ha depositato ricorso al TAR avverso le autorizzazioni con cui la soprintendenza Archeologica autorizzava i lavori nello stabile. Non di manutenzione straordinaria si è trattato, ma di ristrutturazione edilizia (è aumentato il numero dei vani e dei servizi igienici, oltre altre modifiche) e di modifica dell’articolazione interna dell’appartamento, “con evidente finalità di renderlo interamente fruibile per la ricettività di tipo turistico” come specifica l’ordinanza del comune. Inoltre, la Soprintendenza non avrebbe tenuto conto dell’art.21 del dlgs 42/04 autorizzando “interventi già eseguiti dal Sorrentino nel mentre l’autorizzazione doveva precedere l’inizio dei lavori”.
Ma se il ruolo in capo alla soprintendenza non sembrerebbe del tutto limpido, altrettanto lo è quello dell’amministrazione comunale.
Quale controllo ha effettuato il comune in questa fase?
Ancora nell’ordinanza del 9 gennaio, si indica la nota (del 13/11/18) con la quale il Responsabile dell’ufficio patrimonio comunica l’avvio del procedimento finalizzato alla rescissione del contratto per gravi inadempienze del locatario.

Attendiamo fiduciosi che il bene di tutti i metesi, acquisito al patrimonio pubblico rimanga tale, destinandolo prestissimo al Museo del Mare come le due amministrazioni precedenti a quella attuale avevano disposto.

martedì 8 gennaio 2019

Giù le mani dal Conservatorio di S.M. delle Grazie..

Il conservatorio S.M.delle Grazie a Sorrento è un bene che appartiene a tutti i cittadini della penisola Sorrentina, ma un amministrazione sempre più distante  sta permettendo a privati di scipparne i  beni più preziosi. Grazie al lavoro svolto col Meetup Penisola Sorrentina stamane mi sono recato personalmente in Regione ed ho esposto al Difensore Civico Regionale la vergognosa decisione, da parte del Comune di Sorrento, di autorizzare un tale scempio in palese spregio  allo statuto della fondazione, alla volontà testamentaria della Nobildonna Berardina Donnorso e dei Sorrentini. Il primo atto da parte del Difensore Civico è stato quello di chiedere, al Sindaco Cuomo ed al presidente della Regione, spiegazioni in merito alla nostra interrogazione parlamentare  al fine di bloccare tale scellerata  decisione di trasformare il Conservatorio Santa Maria delle Grazie nell' ennesima struttura turistico-ricettiva.
Noi non ci fermeremo.....

Lotito Rosario

















Quì la nostra interrogazione...

giovedì 27 dicembre 2018

Giù le mani dal percorso meccanizzato....


Ci risiamo, come volevasi dimostrare ancora ci riprovano e ci riproveranno ancora,  fino a quando non raggiungeranno il loro scopo, ovvero  scippare ai cittadini la realizzazione pubblica  dell’opera “ il percorso meccanizzato”. Grazie all’armatore Aponte hanno intravisto un’altra possibilità. Come si legge da un articolo apparso su Metropolis  “all’inizio dell’anno nuovo dovrebbe essere convocato l’ennesimo summit tra l’armatore Aponte, l’amministrazione comunale, Federalberghi e il comune di Sorrento. Bisogna buttare giù una società che dovrebbe fungere da raccordo tra gli operatori turistici e il patron della MSC.  A ciò si lega anche  la possibilità di abbinare al progetto del nuovo stadio quello del percorso meccanizzato su cui, sia chiaro, si parla anche dell’interessamento di operatori economici non di Sorrento”.  La notizia mi rattrista  e sale la voglia di mollare tutto, tanto vincono sempre loro, sempre  i soliti, ma quello che mi fa stare ancora più male è che  lo fanno con l’avallo di tutti quei cittadini che li hanno votati, che hanno creduto in loro. Ma è un attimo e penso che i Sorrentini  sono intelligenti,  lavoratori, imprenditori,  artigiani e brava gente.   Allora eccomi  qua, ancora a scrivere ancora a far sentire la mia voce, quella voce che si unisce a quella dei tanti che gridano BASTA!!!!,  non è più  possibile  vedere ancora la nostra sorrento rapinata dei sui averi dei suoi beni e sempre a danno dei tanti a vantaggio dei pochi. Sia chiaro non ho nulla in contrario alla realizzazione del nuovo campo che  grazie all’Armatore Aponte il Sorrento potrà avere  e ben venga  anche la realizzazione, sotto il campo, di un ampia area espositiva con annesso centro fieristico.  Ma cosa c’entra la realizzazione del campo di calcio e del centro fieristico  con la realizzazione del percorso meccanizzato? E cosa c’entrano gli operatori turistici e men  che meno   operatori  economici non di sorrento che entreranno nell’affair  percorso meccanizzato?
Si parla di tutti tranne che dei cittadini i quali ancora una volta vengono trattati come sudditi che non hanno nessun diritto e  nessuna  voce in capitolo.
Al dott. Aponte dico grazie, grazie  per voler costruire un campo nuovo ed un polo commerciale ma chiedo: perché vincolare la realizzazione ti tale opera alla realizzazione del percorso meccanizzato? Perché non donare tale opera alla città di Sorrento e a tutti i cittadini senza vincoli alcuni? Perché non avalla la realizzazione pubblica del percorso meccanizzato visto che il comune ha la capacità economica di realizzarla senza aiuto alcuno? Non crede che i Sorrentini  siano stati già abbastanza vessati  e scippati dei loro beni?
Di certo noi saremo sempre qui a far sentire la nostra voce, quella voce che si innalzerà sempre più forte e sempre in difesa dei diritti di  tutti i Sorrentini.

Lotito Rosario




venerdì 21 dicembre 2018

Lettera aperta all' EAV.....


In una dichiarazione, rilasciata in seguito al premio ricevuto in penisola Sorrentina da parte del museo Correale, il presidente dell’EAV afferma che a breve ci saranno  treni completamente nuovi, nuova livrea per quelli vecchi, treni dedicati per turisti e treni per congressisti, ma nulla, assolutamente nulla è stato detto per quanto riguarda la ristrutturazione delle stazioni che rappresentano la porta d’ingresso al paese di arrivo e partenza dei nuovi e fiammanti treni speciali e non. Abbiamo stazioni fatiscenti, senza un minimo di controllo manutenzione e vivibilità, abbandonate e  rischiose. Mi piacerebbe sapere se il Sig. presidente  si sia mai posto la domanda di come  fa una persona con una ridotta funzionalità degli arti inferiori e  costretta su una sedia a rotelle a scendere o a salire da questi bellissimi treni se poi non esiste nulla che possa permettere ciò? forse che il Sig.presidente dell’EAV nel ricevere il premio si sia posto tale domanda? E, fatto ancora più grave, coloro i quali gliel’ hanno consegnato gli avranno posto tale domanda? Penso di no altrimenti tale premio sarebbe andato ai tanti che giornaliermente lottano contro le Circumbarriere.

Di seguito la lettera aperta inviata a coloro che hanno ricevuto e consegnato il premio.

Lettera aperta al Presidente Dell’EAV  De Gregorio Umberto, al Presidente del Museo Correale, Gaetano Mauro, all’Assessore al Comune di Sorrento, Coppola Massimo, alla sig.ra Cuomo Laura della Grande Onda ai Sindaci dei Comuni vesuviani.


A seguito del premio assegnato all’EAV da parte del Museo Correale, invitiamo coloro i quali hanno voluto riconoscere tale merito, a fare un giro con noi in circumvesuviana,  accompagnando una persona con ridotte capacità motorie a prendere un treno nelle stazioni della circumvesuviana, per verificare le reali difficoltà di chi, costretto su una sedia a rotelle, vive ogni qualvolta intende usare uno dei treni dell’EAV.
Restiamo in attesa di un cortese cenno di adesione all'iniziativa da parte vostra, per dimostrare di essere meritevoli di ricevere un tale premio e di avere, nel contempo, da parte di chi lo ha consegnato, la consapevolezza di aver premiato un’azienda pubblica degna di questo riconoscimento.

                                                           Per contatti ….
                                                    falcoros62@gmail.com



martedì 18 dicembre 2018

Il Business del vallone dei mulini è servito....


Il business è servito. Quello che si era sempre sospettato si è palesato e tutto in barba ai cittadini che si sono visti sottrarre un bene che doveva essere del Comune e quindi dei cittadini tutti e non di un privato che mascherato da buonista  filantropo va dicendo che vuole donare splendore a quel posto solo per il bene della città di Sorrento. Il Vallone dei Mulini, il posto magico ed incontaminato più fotografato del mondo  che suscita al passante che si affaccia fantasie favolistiche di altri tempi,  quando la sorrento di quassù   all’epoca, era quella di laggiù, dove c’era il mulino alimentato dalle acque  che scorrevano lungo la valle ed utilizzato dai nostri avi  per  macinare il grano,  dove  c’era  un’antica segheria  che  procurava  essenze legnose  utilizzate dagli intarsiatori Sorrentini per realizzare le loro opere famose in tutto il mondo. Tutto ciò, grazie ad amministratori insensibili , appartiene ad un privato che realizzerà un centro di attrazione turistica attraverso la ristrutturazione   dei manufatti presenti,  affermando che, così come si legge da un articolo apparso sul giornale on line Sorrento Press: “Il nostro obiettivo è di riattivare la macina ad acqua e rendere il mulino nuovamente operativo, magari realizzando impasti e tipi di pane particolari” Ma  poiché l’area in parte è ancora del comune l’amministrazione si è già attivata per realizzare il nuovo varco di accesso lungo via Fuorimura ed il percorso pedonale che consente di raggiungere la base del costone.  Sentiero che si intende aprire ai turisti, mentre l’insediamento di proprietà dei privati potrebbe essere visitato solo in determinati giorni. Tutto è pronto e l’investimento iniziale da parte di una soc. privata  di Trecentomila Euro (costo del vallone)  e quello per i lavori, verranno recuperati in brevissimo tempo, almeno che tale società non intenda  consentire a turisti e cittadini ingresso gratuito e donare il pane fatto con grani particolari a tutti i visitatori.
Senza contare che i fondi per la realizzazione del varco di accesso  lungo via Fuorimura ed il percorso pedonale sarà a carico dei cittadini.
Noi diciamo BASTA!!!! non se ne può più vedere svenduta la nostra  Sorrento ai privati e nel silenzio totale di tutti questi politici che a breve verranno a bussare alla vostra porta per chiedere la vostra fiducia attraverso il vostro voto, sono tutti responsabili in egual misura, e quando verranno, e state certi che verranno,  ricordategli tutto questo e mandateli gentilmente a quel paese ……


lunedì 17 dicembre 2018

SORRENTO vs ANAC ...L’importanza della rotazione dei dirigenti e dei dipendenti comunali.




Il Piano nazionale anticorruzione mette in evidenza l’importanza della rotazione dei dirigenti e dei dipendenti pubblici, come strumento fondamentale per contrastare la corruzione. Secondo il detto Piano l’alternanza riduce il rischio che possano crearsi relazioni particolari tra amministrazioni ed utenti, con il conseguente consolidarsi di situazioni di privilegio e l’aspettativa a risposte illegali improntate a collusione.
Il comune di Sorrento in data 13 giugno 2018 ha ricevuto da parte dell’A.N.A.C. (Autorità Nazionale Anticorruzione) una comunicazione di avvio di un procedimento avente come oggetto “ Misura della rotazione del personale  diffida ai fini dell’emanazione di un provvedimento d’ordine”.  Dal procedimento si legge: da un raffronto del Piano Triennale per la prevenzione della Corruzione e Trasparenza 2018-2020 con il piano triennale 2016-2018 nel quale si sarebbero dovuti riscontrare  i necessari adeguamenti, è emerso come l’Amministrazione abbia sostanzialmente riproposto negli anni un documento carente sotto i seguenti  aspetti: non vi è collegamento tra le aree di rischio e rischi specifici, manca la mappatura dei processi, le misure per la prevenzione della corruzione sono generiche e per lo più riferite ad obblighi di legge e, pertanto, non relazionabili al livello di pericolosità dei rischi specifici, non sono indicati indici di rischio, manca l’indicazione degli uffici responsabili per l’applicazione delle misure e il crono programma. Il piano, nel disciplinare l’istituto della rotazione, art.11, dispone che i dirigenti sono tenuti ad effettuare la rotazione dei dipendenti assegnati  alle attività con più elevato rischio di corruzione e riferiscono in merito al Responsabile della Prevenzione e della Corruzione e Trasparenza.  In seguito a tale comunicazione da parte dell’autorità anti corruzione al comune di Sorrento viene inviata diffida volta ad  ottenere una integrazione del piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza 2018-2020 al fine di superare le carenze illustrate; nel contempo si ribadisce l’importanza /necessità della programmazione della misura della rotazione, straordinaria e ordinaria con la previsione di criteri oggettivi e predeterminati, e della predisposizione  di atti interni cui rinviare per la specifica disciplina da applicarsi al personale dirigenziale, alle posizioni organizzative e al personale non dirigenziale.   L’ANAC, per l'adempimento di quanto richiesto concede 40 giorni ti tempo dalla data di ricevimento di tale diffida e  15 giorni per presentare delle controdeduzioni ed osservazioni. 
Ma ad oggi pare che tutto sia rimasto invariato e che nessuna rotazione, controdeduzione o osservazione sia stata fatta o programmata.
Ci riserviamo di far appurare dai nostri portavoce al governo se, come ben specificato dall’Autorità anticorruzione, siano state rispettate le richieste fatte o, in alternativa, siano state presentate controdeduzioni ed osservazioni al fine di sospendere tale diffida.  
Resta il fatto che un comune come quello di Sorrento dovrebbe essere gestito con elevati criteri di trasparenza  nel rispetto della legge e dei cittadini.



giovedì 6 dicembre 2018

Ancora silenzio da parte dei Sindaci della Penisola Sorrentina sulla sentenza ARIPS vs GORI...


L’AZIENDA CONSORTILE  RISORSE IDRICHE PENISOLA SORRENTINA  (A.R.I.P.S.)  ha gestito,  con pregevole efficienza ed economicità,  il servizio idrico  peninsulare fino al giorno in cui, 1°Ottobre del 2002,  venne presa la scellerata decisione da parte di altrettanto scellerati amministratori, di cedere la gestione del servizio idrico peninsulare alla GORI. Il trasferimento della  gestione dall’A.R.I.P.S.  alla GORI determinò anche il trasferimento di oltre 37.000 utenze. Questo passaggio fu cruciale in quanto, insieme alle utenze, l’ARIPS cedette alla GORI anche i suoi oltre 37.000 allacciamenti e contatori.
Questa ceditura rappresentò per la GORI la famosa manna dal celo in quanto grazie a questa rete, costituita dagli oltre 37.000 allacciamenti e contatori, la GORI potè  emettere le prime bollette e realizzare i primi proventi. A questo punto vi starete chiedendo “ma quanto valeva tale rete?”
Una perizia tecnica dell'epoca stabilì che  il valore degli oltre 37.000 contatori e relativi allacciamenti, ammontava a  oltre 3 milioni di euro. Ma, nonostante tale palese favore fatto alla GORI, quei famosi 3 milioni di euro non furono mai rimborsati all’ARIPS, al punto che nel 2009  l’ARIPS fu costretta a trascinare in giudizio la GORI e l'Ente d'ambito Sarnese Vesuviano  per vedere onorato il proprio credito.
Dopo 8 lunghi anni di battaglie legali con Sentenza n. 1177/2017 pubbl. il 24/04/2017 RG n. 500471/2009 il Tribunale di Torre Annunziata ha dichiarato:
la risoluzione delle pattuizioni intervenute tra le parti e, per l’effetto, condanna la GORI s.p.a. alla restituzione in favore dell’ARIPS degli impianti di allacciamento e dei misuratori idrici indicati in citazione”
La sentenza è chiara, tutti gli allacciamenti e tutti i contatori sono ancora di proprietà dell’ARIPS..
E’ trascorso oltre un anno da quella sentenza e nonostante le parcelle pagate agli avvocati, quindi ulteriori soldi publici,  i comuni di Massalubrense, Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense non hanno fatto ancora valere i propri diritti, diritti che sono di tutti i cittadini peninsulari.  
Per quale motivo i Sindaci dei suddetti comuni fanno ancora finta di nulla? In base a quale nascosto motivo non hanno ancora fatto ufficialmente valere i  propri diritti?
Questo a riprova del continuo menefreghismo di amministratori assenti e lontani dai bisogni dei cittadini che assistono ancora una volta  all’ennesima dimostrazione di inettitudine di una classe politica auto referenziata e menefreghista nei confronti dei cittadini della penisola Sorrentina.

Qui la sentenza... 

Lotito Rosario….

martedì 13 novembre 2018

SORRENTO...M5s "GRAVI VIOLAZIONI PER IL CONSERVATORIO S. MARIA DELLE GRAZIE, INTERROGAZIONE PARLAMENTARE”.



Il conservatorio S.M.delle Grazie a Sorrento è un importante istituzione per l'intera penisola sorrentina, un bene che appartiene ai cittadini, ma questa amministrazione che se ne frega dei cittadini e dei loro beni, sta permettendo a privati di scipparne i  beni più preziosi, vedi vallone dei mulini. Noi non siamo restati con le mani in mano e grazie al lavoro del Meetup Penisola Sorrentina e grazie alla collaborazione della  nostra portavoce, Senatrice Virginia La Mura, abbiamo presentato un interrogazione parlamentare al fine di fermare questa vergognosa decisione di trasformare il Conservatorio in una ennesima struttura turistico-ricettiva. 
Lotito Rosario 


SORRENTO, VIRGINIA LA MURA (M5S): “GRAVI VIOLAZIONI PER IL CONSERVATORIO S. MARIA DELLE GRAZIE, INTERROGAZIONE PARLAMENTARE”

“Ho depositato un’interrogazione parlamentare destinata al ministro alla Cultura sul conservatorio S. Maria delle Grazie di Sorrento affinché si possa intervenire per contrastare abusi che vanno a snaturare un luogo storico e dalla funzione sociale importante”, lo dichiara la senatrice Virginia La Mura. “Questo conservatorio, sito nel centro storico di Sorrento, fu fondato nel 1566 da una nobildonna con lo scopo di garantire l’istruzione alle ragazze indigenti della zona. Successivamente la struttura fu adibita a monastero, per tornare poi nel 1886 ad essere utilizzato con lo scopo di assicurare il ricovero e l'educazione ai fanciulli poveri dei Comuni di Sorrento, Piano di Sorrento, Sant'Agnello e Meta. Oggi il Conservatorio è una scuola parificata che ha mantenuto gli scopi sociali ed assistenziali originari, tuttora previsti dall’art. 1 del suo statuto. Eppure, nel 2016 il presidente dell’istituto ha stipulato regolare contratto di locazione con la ditta Schisano Antonio per far adibire una parte dell’edificio ad attività turistico-ricettiva consentendo anche lavori di ristrutturazione per adeguare l’immobile alla suddetta attività. La società che ha preso in locazione la struttura ha così fatto richiesta al Comune di Sorrento non solo per realizzare i lavori, ma anche per modificare in parte la categoria catastale da “collegi, educandati, orfanotrofi, conventi ecc.” a “uffici e studi privati”. Richieste accettata dallo stesso Comune”. 
Aggiunge La Mura: “Questi interventi, finalizzati ad una attività lucrativa di tipo turistico, vanno a svilire totalmente la storia del Conservatorio e la sua ricchezza culturale, essendo inoltre inconciliabili con il corretto svolgimento delle funzioni educative, scolastiche ed assistenziali dello stesso. L’immobile, d’altronde, può essere interessato solo da interventi di restauro, come previsto dal Piano Urbanistico Comunale di Sorrento, che tra l’altro non consente destinazioni d’uso per attività turistico-ricettive a questa tipologia di immobili. Il Comune ha dunque autorizzato la realizzazione di lavori non consentiti dagli strumenti urbanistici. E non è tutto: anche la locazione a scopi turistico-ricettivi non rispetta gli standard del PUC perché estende le aree destinate ad attività terziarie a scapito di quelle destinate all’istruzione, considerando anche che il Conservatorio contribuisce a coprire il fabbisogno di edilizia scolastica previsto dal Piano Urbanistico Territoriale. Infine, la delibera del consiglio di amministrazione del Conservatorio con cui è stata stabilita la locazione, non rispetta lo statuto dello stesso in quanto approvata in assenza di uno dei membri. Spero che si agisca subito per impedire violazioni che portano alla cancellazione di secoli di storia e all’impossibilità di svolgimento delle attività per cui il Conservatorio tuttora esiste”.