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venerdì 29 giugno 2018

EST MODUS IN REBUS (OVVERO ORAZIO, PEPPINO MECENATE E I FALÒ DELLE VANITÀ)

Un dubbio atroce mi tormenta, consegnando le notti brevi del solstizio estivo a un profondo struggimento: Cosa mai direbbe Orazio, se vi s'imbattesse durante una delle sue ecopedalate politically correct, al prodigo primo cittadino di Sorrento, Peppino Mecenate (con il danaro altrui)?

Quinto Orazio Flacco, ritratto di Giacomo Di Chirico

Si dà il caso, infatti, che sotto il suo alto patronato la città abbia ospitato, nell'indifferenza generale, una manifestazione culturale di mondiale irrilevanza intitolata - absit iniuria verbis - alla memoria di Biagio Agnes.

Alla cerimonia di consegna del premio dedicato all'ex direttore generale della RAI, un vero parterrre de roi: presenti, infatti, in un intreccio proteiforme di politica, spettacolo, imprenditoria e informazione, il gotha del giornalismo patrio, un paio di ex boiardi di Stato, politici, politicanti e governatori, una pletora di starlette televisive, la crème del milieu autoreferenziale pseudointellettuale di sinistra (vellutate sopravvivenze cachemire della decaduta gauche caviar cattocomunista) e financo l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede. 

Ebbene, il Comune di Sorrento ha stanziato - è lecito supporre con l'imprimatur di Peppino Mecenate - la somma esiziale di 120.000,00 Euro (centoventimila), di cui ben 65.840,00 (sessantacinquemilaottocentoquaranta) destinati alle strutture alberghiere presso cui pare abbiano dimorato le auguste personalità convenute per officiare la trita liturgia mondana celebrata al borgo di Marina Grande.

"Auguste", si diceva. Degna di un Princeps, infatti, l'accoglienza loro riservata: ben quaranta, a quanto sembra, le camere prenotate presso l'Excelsior Vittoria (la Casa più prestigiosa - e più costosa - tra le tante del Paese).

L'aggettivo sostantivato "augusto" ha la propria radice nel verbo latino "àugeo", che significa "arricchire", "aumentare", "accrescere"; "àuctor" era "is qui auget", ovvero colui il quale, per il tramite di una "forza inerente e promanante dalla sua persona" legittimava una condotta pregiuridica sancendone l'ingresso nella sfera del rilevante giuridico. Colui il quale, in altre parole, dava "forma" alla "sostanza".

Orbene, mi chiedo - e chiedo a voi, lettori arditi -, è lecito immaginare che starlette, politicanti e intellettuali capalbiesi d'adozione possano aver dato lustro (e, dunque, "arricchito", "accresciuto", "aumentato" il prestigio e la notorietà nel mondo) alla celebre città delle Sirene? Oppure, com'è ragionevole pensare, allo stesso modo in cui fu Napoli ad "accrescere la fama dei Borboni ben oltre i loro meriti", siano stati essi a risplendere della sua luce abbacinante?

Vi par dunque accettabile - facendo la tara ai tanti problemi sui quali si sarebbe potuto incidere impiegando diversamente il danaro dilapidato per le suite imperiali dell'Excelsior - che i soldi dei cittadini siano stati inceneriti per alimentare un vacuo, inutile, algido falò delle vanità che nulla lascia in eredità se non cospicue prebende agli albergatori sorrentini?

Se davvero animate dall'afflato, vi chiedo, non avrebbero potuto, le auguste presenze intervenute, piamente soggiornare a spese proprie anzichè gravare sulle esauste casse dell'Amministrazione? 

EST MODUS IN REBUS. 

Così, dunque, avrebbe forse apostrofato Orazio il novello Mecenate sorrentino. Aggiungendo, magari, che sunt certi denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectum ("vi sono determinati confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto").


V'è una misura in tutte le cose, insomma. 

Bisognerebbe forse campeggiasse, questa antica verità, sul fondo rosso dello stemma di Sorrento. Memento magno a beneficio dei primi cittadini che in futuro fossero tentati dalla vanagloriosa, inutile lusinga dell'effimero in tempi tempestosi di crisi e austerità. 


mercoledì 20 giugno 2018

Chiusura del Centro di Igiene Mentale Sorrento... Lettera al Ministro Grillo..

Ormai è chiaro a tutti, non c'è la volontà  da parte dei vertici dell'ASL e dei sindaci di voler trovare una soluzione alla chiusura dell'Unità Operativa di Salute Mentale di Sorrento. Nonostante petizioni, comitati e indignazione popolare la dismissione dell' UOSM prosegue spedita e a breve ne verrà decretata la chiusura.  Al fine di poter evitare un tale sciagurato evento abbiamo informato il Ministro alla salute  Dott.ssa Giulia Grillo per metterla al corrente di quello che sta accadendo in penisola Sorrentina. Di seguito la nostra missiva inviata direttamente al Ministro. 


Esimia  e gentilissima dottoressa Giulia Grillo,
Ministro della sanità,
questa mia per informarla di un grave evento che si sta verificando a Sorrento: la chiusura dell’ unità operativa di salute mentale (distretto 59 ASL NA 3 SUD) che da anni opera sul territorio peninsulare. La UOSM nonostante il ridotto numero di  personale  rappresenta una delle eccellenze sanitarie in Campania  gestisce un territorio molto vasto che va da Massa Lubrense fino a Vico Equense con una popolazione residente di circa 85.000 abitanti, con presenze durante il periodo estivo che arrivano a circa  250.000 persone, erogando oltre 9000 interventi annui e circa  25 prestazioni al giorno (riferimento anno 2017). Nonostante le difficoltà nel trattare pazienti di altre nazioni, con lingue e realtà sanitarie diverse l’UOSM di Sorrento spicca tra tutte le altre per il contenimento della spesa. Nel 2017 si sono registrati  solo 5 TSO di cui 2 per persone straniere; rispetto alle altre UOSM  campane le giornate di degenza  in comunità  sono solo un decimo Inoltre la struttura, confrontata con altre simili  presenti in Campania, con un fitto annuale di 163262,00 Euro risulta essere  tra quelle meno care.

La UOSM si divide in due reparti principali:
- la Struttura Intermedia Residenziale (SIR) ad alta assistenza h24 che attualmente ospita 10 persone
- il Centro di Salute Mentale (CSM) che opera  per tutto il territorio del distretto 59.
Ad oggi La struttura residenziale SIR viene chiusa in quanto non possiede i requisiti previsti  dal DPCM 22/12/1989 allegato A criterio n. 10 - STANDARD DIMENSIONALI. (GU Serie Generale n.2 del 03-01-1990)

“ Gli  standard dimensionali cui riferirsi nella realizzazione delle residenze sono  determinati  nelle  misure  che  seguono.  Va  tenuto presente   che   gli   standard   rapportati  alle  persone  sono  da considerarsi netti, in quanto fanno riferimento a superfici utili per lo svolgimento delle funzioni specifiche:
a)  la  superficie  totale  utile  funzionale della struttura e' fissata in mq. 40/45 per ospite;
b) per gli alloggi:
mq 28 per una persona
mq 38 per due persone
mq 52 per tre persone
per le camere (bagno escluso)
mq 12 per una persona
mq 18 per due persone
mq 26 per tre persone
mq 32 per quattro persone;
c)  le  restanti  aree  di  attivita'  e  di  servizio  sono  da dimensionarsi nel computo complessivo dei 40/45 mq per ospite di  cui alla precedente lettera a);
d) nel caso di strutture preesistenti e di ristrutturazioni sono accettabili misure in  eccesso  o  in  difetto  entro  il  20%  degli standard di riferimento”.
Essendo ad oggi i  pazienti della SIR  di Sorrento 10 il riferimento di legge in base al quale si è deciso di chiudere la struttura è sbagliato.  Infatti, in base al numero dei pazienti ricoverati, va preso in considerazione il  DPR del 1° novembre  1999 (Gazzetta ufficiale  n.274 del 22/11/1999), pagina 12  Presidi di tutela della salute mentale Struttura residenziale psichiatrica …Requisiti Minimi strutturali per le strutture residenziali psichiatriche.. (http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1999/11/22/274/sg/pdf)  In base a tali requisiti le strutture fino a 10 posti letto possono avere le "caratteristiche delle civili abitazioni ed organizzazione interna che garantisca sia gli spazi e i ritmi della normale vita quotidiana” . e non il DPCM 22/12/1989 che fa riferimento alle strutture con numero di ricoverati da 11 a 20.
 L’esistenza di un Dipartimento di salute mentale a Sorrento è prevista nel piano aziendale dell’ASL. La sua presenza, quindi, è ritenuta necessaria dalla stessa azienda che oggi decide di chiuderlo.

Mi preme porre alla sua attenzione il grave disagio che stanno vivendo i 10 pazienti ricoverati presso la SIR che venendo trasferiti in altra struttura vedranno sparire il loro mondo, quel mondo  composto da legami sociali stabiliti con i cittadini di sorrento e da quell’equilibrio psicologico che li vede legati ad una città ed un luogo considerato la loro casa.
Certo di un suo interessamento porgo distinti e cordiali saluti.

Rosario Lotito



giovedì 14 giugno 2018

VOX CLAMANTIS IN DESERTO: AGONICA DIACRONIA DI UN FALLIMENTO.





Inizio dalla fine. Al comizio di chiusura della campagna elettorale di Fabio Aponte non ha assistito che uno sparuto gruppo di coraggiosi, impavide sopravvivenze di un dissenso politico putrescente, decomposto. Defunto.

Del resto, anche prima dell’evento climaterico, la via crucis elettorale degli omerici pentastellati per il territorio comunale è stata scandita da silenzi assordanti e vuoti oceanici: Ovunque usci socchiusi, sussurri e bisbigli, imposte serrate, sagome umbratili, sguardi obliqui, figure sbilenche. E la puzza mortale della PAURA. 

Eppure, dietro quegli usci e oltre quelle imposte stavano anche gli elettori che il 4 Aprile 2018 hanno premiato il Movimento con una messe di voti (quasi il 50% di quelli validamente espressi). Gli stessi, tantissimi, che protetti dall’anonimato e dalla tenebra non hanno lesinato, durante la campagna elettorale, incoraggiamento, sprone, attestazioni accorate di stima.

Dietro quegli usci, oltre quelle imposte respiravano, dunque, le stesse donne e gli stessi uomini che hanno contribuito a fare dei pentastellati una forza di governo. Gli stessi uomini e le stesse donne che avrebbero potuto scegliere, anche a Sant'Agnello, tra la politica pietrificata degli ultimi venti anni e il soffio potente del cambiamento; tra la perpetuazione di un potere politico "dinastico" e il senso di una fiduciosa apertura a un futuro migliore.

Com’è andata, lo sappiamo tutti; alle Termopili, del resto, anche Leonida dovette capitolare. Nonostante l'olimpico coraggio.

L'onda lunga del successo elettorale dello scorso mese di marzo sembra evaporata in una debolissima risacca (ma l'agòne delle “politiche”, si sa, è altra cosa rispetto al teatrino elettorale di provincia); ciononostante, il risultato conseguito – ben tre candidati eletti al Consesso consiliare – non può non essere considerato “straordinario”, rifulgente di luce intensissima, unico lucore nel buio in cui sembra siano sprofondate le altre liste pentastellate presentatesi in Campania. Giusto premio all'impegno e all'entusiasmo di persone affidabili, rette, preparate, intellettualmente oneste, eticamente solide.  

Non gioisca, però, il sindaco uscente (pardon, riconfermato), nel leggere questa breve diacronia agonica di un fallimento. E’ del suo fallimento, infatti, che si narra.

Una comunita’ che mortifichi se stessa sacrificando afflato e partecipazione sincera sull’altare della paura, del metus, del timore di palesare la propria adesione a un progetto gia’ premiato solo poche settimane fa, NON È UNA COMUNITÀ LIBERA. Questo clima di sottile paura, che purtroppo non si è dissolto nel segreto dell’urna, e’ il manifesto di un monumentale fallimento. Un fallimento culturale, innanzitutto. Un fallimento politico, civile, sociale. Epocale.

Tuttavia, il sindaco uscente (pardon, riconfermato) sarà il sindaco di tutti i santanellesi. Di chi abbia votato “alzando la testa” e di chi, invece, non abbia avuto il coraggio di osare. 

Gli auguro, pertanto, buon lavoro. Ma sappia che adesso nulla sarà più come prima, nel Palazzo. 


sabato 2 giugno 2018

Centro igiene mentale Sorrento ... Le verità nascoste.


L'Unità Operativa Salute Mentale (UOSM) di Sorrento distretto 59 si occupa di un territorio che va da Massa Lubrense fino a Vico Equense con una popolazione residente di circa 85.000 abitanti ma con punte che toccano  250.000 persone durante i periodi estivi.

La UOSM si divide in due reparti principali:
- la Struttura Intermedia Residenziale (SIR) ad alta assistenza h24 che ospita attualmente 11 persone
- il Centro di Salute Mentale (CSM) che opera su tutto il territorio del distretto 59 che nel 2017 ha erogato oltre 9000 interventi con una media di 25 prestazioni al giorno.
Nonostante una carenza cronica e grave di personale, malgrado le difficoltà nel trattare pazienti di altre nazioni, con lingue e realtà sanitarie diverse, nel 2017 Sorrento spicca tra tutte le altre UOSM per il contenimento della spesa.
Ma sebbene la struttura di via del mare venga considerata un eccellenza nel panorama sanitario Campano si è deciso di chiuderla.
La motivazione addotta  a tale scellerata e disumana decisione  è che l' immobile non possiede i requisiti richiesti dal DPCM 22/12/1989 allegato A criterio n. 10 - STANDARD DIMENSIONALI.
“ Gli  standard dimensionali cui riferirsi nella realizzazione delle residenze sono  determinati  nelle  misure  che  seguono.  Va  tenuto presente   che   gli   standard   rapportati  alle  persone  sono  da considerarsi netti, in quanto fanno riferimento a superfici utili per lo svolgimento delle funzioni specifiche:
a)  la  superficie  totale  utile  funzionale della struttura e' fissata in mq. 40/45 per ospite;
b) per gli alloggi:
mq 28 per una persona
mq 38 per due persone
mq 52 per tre persone
per le camere (bagno escluso)
mq 12 per una persona
mq 18 per due persone
mq 26 per tre persone
mq 32 per quattro persone;
c)  le  restanti  aree  di  attivita'  e  di  servizio  sono  da dimensionarsi nel computo complessivo dei 40/45 mq per ospite di  cui alla precedente lettera a);
d) nel caso di strutture preesistenti e di ristrutturazioni sono accettabili misure in  eccesso  o  in  difetto  entro  il  20%  degli
standard di riferimento”.

In data 31/01/2018 la  Dott.ssa Costantini direttrice generale dell’Asl Na 3,  ha fatto richiesta ai sindaci  peninsulari di mettere a disposizione dell'ASL in comodato d'uso, un immobile che avesse le caratteristiche per poter ospitare sia la SIR che l’ UOSM. Ma purtroppo nessun amministratore ha dato la disponibilità di un immobile idoneo.
Nell' ultima riunione tenutasi venerdì 01/06/2018 a Vico Equense   tra i Sindaci della penisola Sorrentina, la dott.ssa Antonietta Costantini, direttrice generale dell’Asl Na 3, Luigi Esposito, direttore sanitario degli Ospedali Riuniti della Penisola Sorrentina e Grazia Formisano, direttore U.O.C. DS 59 si è  deciso  che il centro di igiene mentale di Sorrento sarà trasferito al piano terra del distretto dell'Asl di Sant'Agnello, mentre i degenti ospitati nella struttura di via del Mare saranno trasferiti nella “Casa del Sole” a Terzigno e nel centro di riabilitazione dell’Oasi San Francesco di Castellammare di Stabia.
Insomma tutti felici e contenti con buona pace dei pazienti e dei loro familiari.

Alcune domande sorgono spontanee:


1)   Perchè si è detto che la struttura di via del mare è cara? Rispetto ad altre strutture dell’interland Campano essa risulta esser molto meno costosa, infatti se viene paragonata alla UOSM di San Giorgio, struttura molto simile come tipologia di servizi, ne costa circa la metà
2)   Come mai mentre un documento del ASL del 12/01/2018 prot. 422 ASL NA 3 sud a firma del direttore Generale Dott.ssa  A.Costantini dispone la chiusura del UPCSM di Sorrento entro il 01/03/2018  una determina dirigenziale la N° 236 del 02/03/2018 a firma del direttore del servizio Donnarumma Sebastiano disponeva “ lavori di manutenzione edile straordinaria presso le strutture afferenti al DSM Penisola Sorrentina” per un importo di 120.290,00€..?
3)    Come mai proprio la struttura di Terzigno? Chi è il proprietario di tale struttura? Ad oggi la struttura di Terzigno quanti pazienti ospita? forse un esiguo numero non giustifica il fitto?
4)   I nostri sindaci sono consapevoli,  dopo le esultazioni, le passerelle, le felicitazioni e le belle parole di aver dimostrato di non sapere  nulla di cosa dice  il DPR del 1°novembre del 1999 ed in particolare per quanto riguarda i Requisiti Minimi strutturali per le strutture residenziali psichiatriche?  In base a tali requisiti le strutture fino a 10 posti letto possono avere le "caratteristiche delle civili abitazioni ed organizzazione interna che garantisca sia gli spazi e i ritmi della normale vita quotidiana” quindi basterebbe ridurre a 10 i posti letto  con una semplice nota aziendale che la struttura di via del mare diverrebbe, in seguito a lavori di adeguamento, immediatamente e magicamente a norma.

Finalmente abbiamo un ministro della sanità pronto ad ascoltare le nostre istanze, ed è a lui che, unitamente ai nostri consiglieri regionali, presenteremo un dettagliato dossier al fine di far luce su una vicenda che nasconde  dei lati non chiari.  
Diciamo No alla deportazione di cittadini meno fortunati, integrati in un  tessuto sociale che  rappresenta il loro mondo e la loro casa.

Lotito Rosario