Cerca

martedì 29 gennaio 2019

Sorrento solo cemento...


Ormai è chiara la missione di questa Amministrazione, distruggere quanto più possibile sorrento, scelte scellerate senza una visione di paese, senza una precisa linea politica che salvaguardi il territorio e la salute dei cittadini. Assistiamo increduli all’ennesima distruzione di un vasto agrumeto in via San Renato 16. L'autorizzazione paesaggistica n°101/18p del 24/01/2019 rilasciata dal comune di Sorrento ha per oggetto:realizzazione di una nuova stazione elettrica 150kv7mt in Sorrento alla via San Renato 16, autorizzazione richiesta  dal sig. Di Dio Vitantonio, legale rappresentante della Terna rete  Italia spa.
A quanto pare li sorgerà una stazione elettrica che ammodernerà la rete  peninsulare ed  alimenterà anche l’isola di Capri. Progetto condivisibile, ma per quale motivo sono stati giustiziati decine di alberi di aranci che contribuivano a rendere l’aria più respirabile e pulita?  Da Terna fanno sapere:  “il progetto della stazione elettrica e del nuovo collegamento in cavo con l’isola di Capri è stato ampiamente condiviso con le istituzioni e di recente anche con i cittadini durante una giornata di confronto e dialogo in cui i tecnici della Società hanno illustrato il progetto”  un modo elegante per dire : ve lo abbiamo detto e adesso che volete?
Bene, ma è stato detto che venivano abbattuti decine di alberi? È stato detto che veniva distrutto l’ennesimo agrumeto Sorrentino? Inoltre  nella risposta di Terna si legge: “verranno adottati  interventi di mascheramento, la piantumazione di nuovi alberi,  la realizzazione di un giardino sul tetto dell’edificio e l’adozione di soluzioni tecnologiche di bassissimo impatto che consentiranno la riduzione al minimo dell’occupazione del territorio”.
 Che accidenti significa realizzazione di un giardino sul tetto dell’edificio? E che riaccadenti significa piantumazione di nuovi alberi? Era necessario abbattere quelli esistenti rigogliosi e belli per poi ripiantumarne  altri piccoli e  striminziti  che per crescere  e produrre ossigeno impiegheranno anni?
Allora ci chiediamo ma non è che per caso si stia per costruire l’ennesimo parcheggio interrato?  E se si per quale motivo non è stato chiaramente  detto durante l’incontro con i cittadini?  
Ma purtroppo la colpa non è di Terna,  ma di una classe politica orami distante e auto referenziata che autorizza tutto e tutti pur di distruggere e privatizzare Sorrento  e quando dico classe politica intendo tutti, opposizione e maggioranza, nessuno escluso perché, indipendentemente dalla parte cui ci si trova, viene prima di tutto il bene del proprio paese e dei propri cittadini, ricordiamocelo alle prossime elezioni perché se questi signori pensano che Sorrento sia un feudo di loro esclusiva pertinenza dove tutto gli è permesso è anche colpa di chi li ha votati.

Lotito Rosario

sabato 26 gennaio 2019

Acqua pubblica: a che punto siamo?

Il 23 gennaio scorso si è votato per eleggere 10 consiglieri del distretto Sarnese-Vesuviano. Ma facciamo un passo indietro. Perché e quanti sono i rappresentanti del nostro distretto all’interno dell’Ente Idrico Campano (EIC)? I 76 comuni del distretto compreso tra Sarno e il Vesuvio (parliamo di 1 milione e 400mila cittadini), eleggono 30 membri secondo la L.R. 15/2015 (ce la ricordiamo bene...) 
Alla fine dello scorso anno, tuttavia, i membri del distretto, già in numero ridotto, diventavano 20 per effetto delle dimissioni di Giorgio Zinno (sindaco del comune di S. Giorgio) e Giuliana Di Fiore (assessore al comune di Ercolano) con la conseguente sospensione a tempo indeterminato di ogni attività del distretto. Tutto era stato studiato per impedire che venisse eletto Manlio Torquato, sindaco di Nocera Inferiore, indicato dai sindaci della “Rete Comuni per l’acqua pubblica” come nuovo coordinatore del distretto. Ma si sono fatti male i conti! Nove sono gli amministratori presenti nell’assemblea che si sono schierati dal primo momento a favore della ripubblicizzazione del servizio idrico e la messa in liquidazione di Gori SpA: Massimo Pelliccia (Casalnuovo di Napoli), Manlio Torquato (Nocera Inferiore), Bernardo Califano (Pagani), Roberto Falcone (Angri), Raffaele De Simone (Roccarainola), Francesco Gioia (Fisciano), Vincenzo Fiengo (Cercola), Edoardo Serpico (Scisciano). 
A Dicembre i comitati per l’acqua pubblica, con in prima fila padre Zanotelli, protestarono presso la sede dell’EIC, occupandone simbolicamente gli uffici della direzione generale. Il Direttore Generale, Vincenzo Belgiorno, accolse la proposta di integrare i membri mancanti con elezioni suppletive per la nomina dei decaduti o dimissionari. Il 23 gennaio si è votato ma come si sono schierati i comuni? Ovviamente non esiste più una divisione della vecchia destra e sinistra che sembra attuale come le fazioni dei guelfi e i ghibellini ma tra chi è contro la Gori e chi invece tenta il suo salvataggio (le perdite della Gori sono arrivate oramai a 300 milioni). Ma quanto pesano sui cittadini queste perdite? Se si analizzano le bollette pagate nel nostro distretto tutto diventa più chiaro: un consumo stimato di di 192 mc per famiglia, costa in media 310 euro nei nostri 76 comuni a gestione Gori; 160 nel distretto di Napoli gestito da Abc; 150 a Torino; 120 a Roma (sebbene ci sia l’Acea, che controlla la stessa Gori) e soli 42 a Milano. E quali sono gli utili delle multiutility come Acea, Hera, Irene, A2a? Dal 2010 al 2016 i loro ricavi sono passati dal 17% al 24%!!
Come è finita la votazione? Il PD di Mario Casillo e Armando Cesaro di Forza Italia sono perfettamente in sintonia su chi votare e su quali candidati selezionare per la lista. Ma non è una vittoria scontata quella del “nazareno” Campano. Solo 6 sono gli eletti della lista PD-Forza Italia: Giovanni Palomba sindaco di Torre del Greco; Gaetano Cimmino sindaco di Castellammare; Emiliano Calise consigliere comunale di Portici; Antonio Sannino appoggiato dal sindaco di Ercolano; Luigi Velotta consigliere di San Giorgio a Crem. e Felice Rainone di Nola.
Ma nolani sono anche i "nostri", Gianluca Napolitano e Giuseppe Grauso (per la prima volta in Italia rappresentanti dei comitati civici per l’acqua entrano negli organi di controllo della gestione idrica integrata) eletti insieme al sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno e al consigliere di Mercato S. Severino, Rosario Bisogno. Decr. 2/2019 verb. oper. elett.
Ma il M5S è sempre favorevole alla gestione totalmente pubblica dell’acqua? Lo è. La legge che non consentirà più ai privati di trarre guadagni dalla gestione del bene più prezioso è vicina. 
E’ ingannevole l’affermazione che l’acqua è pubblica se il comune possiede delle quote della società che gestisce il servizio idrico perché ogni società anche a partecipazione pubblica ha come fine ultimo il guadagno ancor più se quotata in borsa. 
La “legge Daga”, come si chiamerà la nostra proposta per eliminare anche quella parte che consente ai privati di esercitare guadagni sull’acqua pubblica (attualmente il 30% in Italia) costerà solo 2 miliardi di soldi pubblici per garantire il fabbisogno minimo procapite, 5 miliardi saranno necessari per gli investimenti sulla rete per raggiungere gli standard medi europei e 8 miliardi per il rimborso alle multiutility, per gli investimenti che hanno sostenuto ma a patto che il core business non sia più l’acqua del nostro rubinetto.

La storia della gestione pubblica dell'acqua è la rappresentazione più evidente della vecchia politica che sta morendo ma non vuole, di come si fa fatica a scalzarla ma oggi i cittadini ammettono che ci sia un problema e questo è già un buon punto per superarlo. Si rassegnino, non si tornerà più indietro.

giovedì 24 gennaio 2019

Interrogazione Regionale Conservatorio Santa Maria delle Grazie.



Il M5S chiede lo scioglimento del Consiglio di Amministrazione e il commissariamento del Conservatorio S.M. delle Grazie di Sorrento, con il relativo annullamento della delibera n.7/2016, con la quale l’Ente Morale locava a privati, parte dell’edificio per la realizzazione di attività ricettive.
Infatti, su richiesta del Meetup Penisola Sorrentina, i portavoce Muscarà e Malerba hanno stamane presentato al Presidente della Giunta regionale della Campania, interrogazione a risposta scritta avente come oggetto «Illegittimo impiego Conservatorio di Santa Maria delle Grazie di Sorrento per finalità turistico-ricreativa (qui l'atto completo prot. n.086 del29/1/2019)».
In sostanza si chiede al Presidente della Regione Campania di avvalersi dell’art. 25 del codice civile che dà facoltà all'autorità governativa, qualora gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto o dello scopo della fondazione, di esercitare il controllo e la vigilanza sull'amministrazione delle fondazioni, di sciogliere l'amministrazione nominando un commissario straordinario, e di annullare quanto deliberato.
Dall’esposizione emerge che la deliberazione del C.d.A. n° 7 del 03/102016, con la quale si concede in locazione parte dell’immobile, è stata adottata in difformità all'articolo 25 dello Statuto, comma 2 lettera b), il quale prevede per la stipula di contratti di concessione di diritti personali di godimento, la presenza di tutti i membri del Consiglio di amministrazione e il voto favorevole di almeno tre di essi; nell’occasione, il CDA non era al completo stante l’assenza del consigliere Luigi Acampora, con la conseguenza della nullità di quanto deliberato.
E’ ora di dire basta a questi amministratori insensibili ed incuranti dei beni dei Sorrentini.
Basta svendere ai privati la nostra Sorrento.

Lotito Rosario








venerdì 18 gennaio 2019

Addetto Stampa del Comune di Meta: ma era proprio necessario?



Sembrerebbe che la campagna elettorale sia iniziata. Il gruppo del Movimento Cinque Stelle della Penisola Sorrentina, da sempre a favore dei tagli ai costi della politica e del contenimento delle spese pubbliche per la stessa, deve purtroppo ravvisare l’ennesimo spreco. L’amministrazione comunale di Meta tra Natale e Capodanno appena trascorsi, decide di dotarsi di Addetto Stampa, giusto per i mesi che vedranno il sindaco Tito sfidare l’avversario o gli avversari alla carica di primo cittadino. Come è possibile che proprio tra il 1 febbraio e il 30 giugno il comune di Meta aveva urgente bisogno di conferire questo incarico di addetto stampa? Non era sufficiente il Portavoce del Sindaco, per il quale i cittadini hanno già dovuto sborsare 28.200 euro? I Metesi pagheranno, per questo “megafono”, 22.135,47 euro (da rapportare al periodo) e per un rapporto di lavoro part-time! Quante cose si possono fare con questi soldi pubblici? 
Vi lasciamo la domanda e buona campagna elettorale a tutti!        https://goo.gl/j2bh5D

lunedì 14 gennaio 2019

Avevamo visto giusto!!

L’interrogazione parlamentare depositata e l’attenzione che giornalisti e blogger hanno voluto dedicare alla dimora storica di “Villa Giuseppina” comincia a dare i suoi frutti. L’ordinanza n.3 del 9 gennaio scorso da parte del comune di Meta, ha rimesso in parte le cose a posto. Si ordina il ripristino dello stato dei luoghi entro 90 gg dalla notifica dell’atto del funzionario comunale. L’amministrazione comunale pochi giorni prima, il 5/1/2019 ha depositato ricorso al TAR avverso le autorizzazioni con cui la soprintendenza Archeologica autorizzava i lavori nello stabile. Non di manutenzione straordinaria si è trattato, ma di ristrutturazione edilizia (è aumentato il numero dei vani e dei servizi igienici, oltre altre modifiche) e di modifica dell’articolazione interna dell’appartamento, “con evidente finalità di renderlo interamente fruibile per la ricettività di tipo turistico” come specifica l’ordinanza del comune. Inoltre, la Soprintendenza non avrebbe tenuto conto dell’art.21 del dlgs 42/04 autorizzando “interventi già eseguiti dal Sorrentino nel mentre l’autorizzazione doveva precedere l’inizio dei lavori”.
Ma se il ruolo in capo alla soprintendenza non sembrerebbe del tutto limpido, altrettanto lo è quello dell’amministrazione comunale.
Quale controllo ha effettuato il comune in questa fase?
Ancora nell’ordinanza del 9 gennaio, si indica la nota (del 13/11/18) con la quale il Responsabile dell’ufficio patrimonio comunica l’avvio del procedimento finalizzato alla rescissione del contratto per gravi inadempienze del locatario.

Attendiamo fiduciosi che il bene di tutti i metesi, acquisito al patrimonio pubblico rimanga tale, destinandolo prestissimo al Museo del Mare come le due amministrazioni precedenti a quella attuale avevano disposto.

martedì 8 gennaio 2019

Giù le mani dal Conservatorio di S.M. delle Grazie..

Il conservatorio S.M.delle Grazie a Sorrento è un bene che appartiene a tutti i cittadini della penisola Sorrentina, ma un amministrazione sempre più distante  sta permettendo a privati di scipparne i  beni più preziosi. Grazie al lavoro svolto col Meetup Penisola Sorrentina stamane mi sono recato personalmente in Regione ed ho esposto al Difensore Civico Regionale la vergognosa decisione, da parte del Comune di Sorrento, di autorizzare un tale scempio in palese spregio  allo statuto della fondazione, alla volontà testamentaria della Nobildonna Berardina Donnorso e dei Sorrentini. Il primo atto da parte del Difensore Civico è stato quello di chiedere, al Sindaco Cuomo ed al presidente della Regione, spiegazioni in merito alla nostra interrogazione parlamentare  al fine di bloccare tale scellerata  decisione di trasformare il Conservatorio Santa Maria delle Grazie nell' ennesima struttura turistico-ricettiva.
Noi non ci fermeremo.....

Lotito Rosario

















Quì la nostra interrogazione...