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lunedì 24 ottobre 2016

Un altro giardino verrà distrutto....

Il mio cuore è triste. Meta di Sorrento, la cittadina che mi ha stregata più di trent’anni fa per la sua bellezza ha deciso di seguire l’esempio di altri comuni della Penisola e di trasformare il proprio territorio in una “boxlandia”. Lo scorso fine settembre il comune ha rilasciato due permessi per costruire 47 box interrati, sacrificando uno dei pochi agrumeti rimasti su Corso Italia (civici 17 e 25). Ben 47 box?!???!! E a chi servono? Il Comune ci informa che si tratterà di Box pertinenziali, cioè garage destinati a chi risiede nelle vicinanze.
Ma perché così tanti?
Una maledetta legge regionale del 2001 permette di costruire Box interrati in fondi destinati ad uso agricolo, a condizione che siano pertinenziali, e che in superficie sia ripristinato il verde. Ma di che verde stiamo parlando? Lo sappiamo benissimo che aranci e limoni non cresceranno più nei pochi centimetri di terreno a copertura di un “palazzo sotterraneo”. Laddove questo tentativo è stato fatto gli alberi sono miseramente morti dopo poco tempo. D’altro canto, i trattati di botanica ci dicono che, un albero di agrumi in età matura, ha bisogno di avere una quantità di terreno pari a circa i 2/3 della larghezza della sua chioma… circa due metri di profondità, quindi. Siamo sicuri che questi valori, molto onerosi per il costruttore, verranno rispettati?
E chi e perché sorveglierà?
Leggo ora sul Corriere del Mezzogiorno  una notizia non secondaria: la Società Sogepa, che costruirà 33 dei 47 garage ha come amministratore unico Antonio Cacace, fratello del vicesindaco Pasquale, comproprietario del terreno agricolo.
Per l’ennesima volta si sta sacrificando il paesaggio, bene universale, per l’arricchimento di pochi. Perché di arricchimento sconsiderato si tratta. Sapete qual è il costo di un box auto in Penisola Sorrentina? Ho notizia di Box venduti anche a 50.000 euro! Mentre in altri parti d’Italia con questi soldi si compra un piccolo appartamento, qui si compra un garage. Ma perché una persona dovrebbe investire tanti soldi in un Box che, se affittato, potrà rendere sì e no 100 euro al mese? Una volta non lo capivo poi tutto mi è stato chiaro. I box pertinenziali, nati per essere posti macchina per persone che risiedono nelle vicinanze, spesso diventano magicamente depositi di negozi, e vengono quindi affittati a peso d’oro. Ma com’è possibile? Non erano box pertinenziali? Il giochino è questo: il costruttore, non riuscendo a vendere tutti i box ai residenti vicini, chiede una modifica a quanto concesso, così da poter vendere a chiunque i box rimasti invenduti. Il comune può a questo punto accettare la richiesta di modifica senza doverne rendere conto a nessuno ed il gioco è fatto. Grazie a questo “giochino” si stanno distruggendo i giardini della penisola. Non potendo più costruire in superficie per leggi restrittive che fortunatamente proteggono il paesaggio, si costruisce sottoterra. La direzione verso la quale ci stanno portando è sempre la medesima: affondare la barca sulla quale campiamo tutti quanti. Viviamo momenti difficili, c’è la crisi economica, la mancanza di lavoro, focolai di guerra ovunque, e in questo marasma noi italiani diamo il peggio di noi. Chi ruba da una parte, chi si arricchisce indebitamente dall’altra, chi distrugge il paesaggio senza pensare al domani, chi inquina il proprio stesso territorio. E’ come se un uomo che ha compiuto i primi passi verso un dirupo, anziché voltarsi e ripercorrere in salita i pochi passi già percorsi, decidesse invece di proseguire a passo spedito verso la drammatica fine che lo attende. Dobbiamo fermarci, dobbiamo cambiare direzione e anche se la strada che ci aspetta è in salita percorrerla fiduciosi. Ma forse mi sto facendo prendere la mano…volevo solo dire che il mio cuore è triste perché l’ennesimo giardino di agrumi sta per essere distrutto per lasciare spazio a 47 ipotetici ricoveri di automobili.

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