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martedì 27 marzo 2018

Il mare accorcia la spiaggia? Il comune di Meta allunga la concessione.

Cosa sta accadendo alla spiaggia di Meta?
Ennesima “rimodulazione” del tratto di spiaggia libera lato nord  (Alimuri) da parte dell’Amministrazione Comunale. 
Dopo il “ratto” della scogliera di fronte al ristorante “il Verricello”, dello scorso anno e che il mare si è ripreso, “monito” agli amministratori e ai concessionari dei lidi, ora con Delibera della Giunta n.46 del 16/03/2018 (qui il link https://goo.gl/qNdKUJ), viene data la possibilità, alla società “Alimuri di Ilaria Giglio &C s..n.c.”, di occupare un tratto di spiaggia demaniale posto alle spalle del tavolato dello stabilimento “Lido Alimuri”, assegnato con Concessione Demaniale Marittima 04/2016. La variazione della concessione sarebbe giustificata dall’erosione subita dagli spazi occupati dal Lido. A fronte di questo “esproprio” i cittadini ottengono la possibilità di utilizzare una striscia di spiaggia più agevole, secondo la Delibera: “per compensare la perdita di superficie di arenile che verrà sottratta al Pubblico utilizzo nell’ambito della Variante della Concessione Demaniale Marittima n°04/2016, si potrebbe prevedere di variare e rimodulare la sagoma di arenile libero in questione, accorpando alla rimanente superficie di spiaggia libera il tratto di arenile attiguo in concessione allo Stabilimento “Lido Alimuri”, per una larghezza massima di circa 2,50 m e lasciando una fascia di rispetto di circa 0,70 m; talchè, da potere consentire alla Collettività una migliore fruizione dell’arenile”; e ancora: “che tale ampliamento consiste -nella sostanza- nel prolungamento del tavolato in legno esistente su porzione dell’area di arenile libero escludendo -evidentemente- la realizzazione di volumi, l’apposizione di pergolati, la realizzazione di tettoie; talchè, da rendere libera la visuale ai fruitori provenienti da via Gradoni di Alimuri” (DdG n.46 del 16/03/18).

Ci domandiamo ora: come mai l’azione erosiva del mare ha agito sul tratto di spiaggia del “Lido Alimuri” e non sulla spiaggia libera? È davvero libera la visuale provenendo da via Naviganti Metesi per traguardare la spiaggia fino alla Conca, oppure da Gradoni di Alimuri verso il mare? Davvero non ci ritroveremo con pergolati e tettoie? E come sarà possibile usufruire di quel tratto di costa se i bagnanti dovranno “condividere” la spiaggia con pali e tavolati? Considerato che “la costa rubata” è stata sottratta a tutti gli stabilimenti dell’area  ci chiediamo, sono stati tutelati allo stesso modo gli interessi di tutti i lidi? La scogliera nei pressi della Conca e lo spazio attiguo potrà ancora essere goduto dai metesi o sarà anche quella zona off limit considerato che anche li, i Giglio realizzeranno tavolati e  recinzioni tali da impedire il libero accesso. 

Noi come movimento di cittadini concentriamo la nostra attenzione e i nostri sforzi soprattuto alla tutela del bene comune e in secondo alla pari dignità dei diritti, non solo dei più ricchi e potenti albergatori, ai quali auguriamo sempre maggiori successi imprenditoriali, ma di tutti gli operatori turistici piccoli e piccolissimi che fanno di Meta un paese che garantisce ancora un turismo sostenibile e di grande fascino.

Meetup Penisola (Gruppo Meta)

lunedì 19 marzo 2018

CONSERVATORIO S.M. DELLE GRAZIE... NON SI ARRENDONO MAI…



Porta la data del 13 marzo 2018  prot. n°863  "http://bit.ly/2FRwbvj"  l’autorizzazione paesaggistica, rilasciata dal comune di sorrento al favore del Sig. Francesco Schisano, per poter eseguire lavori  di riqualificazione della facciata che da su via San Francesco del Conservatorio di Santa Maria delle Grazie.
Evidentemente non è bastata la nostra lettera, a firma dei senatori del M5s Sergio Puglia e Michela Montevecchi indirizzata alla sopraintendenza archeologica belle arti di Napoli, per porre un freno  alla scellerata  volontà, da parte di un'amministrazione gretta e miope, di affidare l’ennesimo bene dei Sorrrentini  a dei privati per farne un attività ricettiva  in barba alla volontà testamentaria della dama Sorrentina  Berardina  Donnorso .
Attraverso i nostri portavoce al governo  attiveremo tutti i possibili  canali istituzionali al fine di far definitivamente luce su questa vergognosa ed inaccettabile decisione da parte della peggiore amministrazione di sempre.

Dopo la svendita del vallone dei mulini non saremo spettatori passivi di ulteriori svendite di beni pubblici.

Loro non si arrendono ma neanche noi. 
Lotito Rosario

Di seguito la lettera inviata alla Sopraintendenza archeologica delle belle arti dell’area metropolitana di Napoli.

Spett.le
SOPRINTENDENza ARCHEOLOGICA BELLE ARTI
AREA METROPOLITANA NAPOLI
Alla c.a. Dott.ssa  Adele CAMPANELLI
Piazza del Plebiscito (Palazzo Reale), 1
80132 Napoli

OGGETTO: lavori di ristrutturazione edilizia Ente Morale Conservatorio Santa Maria delle Grazie - autorizzazione protoc. CL.34.19.04/34.38

Gli scriventi Senatori Michela Montevecchi e Sergio Puglia, formulano la presente per porre l’attenzione sulla inspiegabile decisione dell'Ente Morale Conservatorio Santa Maria delle Grazie di concedere in locazione una porzione del Conservatorio, sottoposto alle disposizioni di cui al codice dei beni culturali, per l'esercizio dell'attività di affittacamere, casa vacanze, Bed and Breakfast, albergo diffuso, ostello, vendita e somministrazione di alimenti e bevande ivi comprese alcolici e superalcolici, dolciumi e gelati, vendita al dettaglio della gastronomia locale, di souvenir ed articoli da regalo, agenzie per servizi turistici, noleggio di auto, moto, scooter, biciclette, natanti e imbarcazioni.
Preme rilevare non solo che la porzione immobiliare, così come l'intero edificio, insiste nel centro storico della Città, ma anche che da oltre un cinquantennio attualmente il piano primo oggetto di locazione è destinato ad aule scolastiche ed il piano secondo, dal tempo del suo risanamento, è stato sempre destinato all'attività scolastica.
L'edificio inoltre insiste in "zona A - Insediamenti e nuclei premoderni - disciplinata dall'art. 15 del p.u.c.; quest’ultimo in tale zona prevede che gli interventi simo rivolti al risanamento conservativo complessivo dell'organizzazione urbana, alla tutela e conservazione dei beni culturali ed ambientali, al restauro dei beni di particolare valore storico, architettonico, tipologico ed etnoantropologico, nell'obiettivo di una valorizzazione dei beni e della conservazione dei valori culturali e tradizionali del territorio. Il citato art. 15 del puc consente destinazioni d'uso per attività turistico-ricettive solo se già esistenti e per i beni vincolati ai sensi del D.lgs. 42/2004 solo interventi di restauro, come definiti dall'art. 29 del medesimo d.lgs. e dall'art. 8 del RUES (ex plurimis la conservazione o l'integrazione delle caratteristiche fondamentali dell’impianto distributivo -organizzativo originario).
E’ evidente che un intervento della natura di quello in oggetto, non sia consentito nella zona ove insiste l'edificio di proprietà del "Conservatorio" (centro storico) perché contrario alla normativa edilizia, escluso in ragione sia delle opere che deve eseguire sia dell'attività che deve svolgere.
Con la presente quindi, si chiede una verifica dei presupposti per il rilascio delle autorizzazioni per l’attuazione dei necessari presupposti per la tutela storico-architettonica dell’immobile.
Confidando in un Suo impegno concreto,  porgiamo  nostri cordiali saluti


giovedì 1 marzo 2018

Sorrento... La negata libertà di manifestazione.

La libertà di manifestazione del pensiero o libertà di coscienza è un diritto riconosciuto negli ordinamenti democratici.



Da un articolo on line leggo inorridito la denuncia da parte di uno studente del liceo Scientifico Salvemini di Sorrento. Questo quanto denunciato:  Nei giorni scorsi c’è stata una polemica sulla chiusura delle scuole, con Sorrento che è stato l’unico comune a non aver provveduto con un’ordinanza: a scuola c’è stato il caos, e sicuramente non per colpa della preside, della dirigenza scolastica o di noi rappresentanti. Stamattina abbiamo partecipato all’orientamento universitario organizzato dallo stesso Comune e, appena il sindaco Giuseppe Cuomo è salito sul palco per portare i suoi saluti agli studenti, molti ragazzi (me compreso) abbiamo deciso di manifestare il nostro disaccordo con la gestione del rischio meteo in maniera pacifica, fischiandolo.   Il risultato? L’assessore Massimo Coppola si è avvicinato a me, e dandomi uno schiaffetto dietro la testa mi ha obbligato a uscire dalla sala dicendomi “Devi ringraziare che sono assessore, altrimenti ti avrei ucciso di mazzate qui a terra”. Alla luce dei fatti, il minimo che  l’ assessore Coppola possa fare è quello di chiedere pubblicamente scusa e di rassegnare le proprie dimissioni. Un rappresentante delle istituzioni non può assolutamente tenere  un tale vergognoso comportamento. Forse l’assessore Massimo Coppola non sa che il diritto a manifestare il proprio disappunto è sancito dalla legge? E precisamente dall' art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera".
Questa è la misura di una classe politica lontana dai cittadini e dai giovani, utilizzati nel periodo elettorale come pacchetti di voti da abbindolare con false promesse.

Lotito Rosario