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giovedì 28 marzo 2019

Restiamo Umani


"Cosa ci avete guadagnato...?" Cosi comincia il dolorosissimo interrogativo che la signora Anna, amatissima per i suoi dolci e per il garbo nel suo lavoro, presso la Pasticceria Brillante. Davvero non c'erano altre soluzioni che lasciare "due giovani senza un padre", che intendono vivere del proprio lavoro, peraltro molto apprezzato considerando il numero dei clienti?  Davvero sono questi i problemi di un paese che non è esattamente il paradiso della legalità in termini di abusi e di irregolarità sotto il profilo urbanistico? Senza andare troppo lontano dalla pasticceria brillante, di controlli ne servirebbero e ne servono ma tutto rimane così, sospeso nelle parole della signora Anna che reclama il suo diritto a lavorare, oltre 20 ore al giorno! (forse troppe per qualcuno), come scriveva su un altro cartello che portava in giro per protestare i suoi diritti.
Noi siamo sconcertati davvero, nel paese dove molti, certamente più fortunati, cercano di aggirare la legge, partendo spesso proprio da chi dovrebbe farla rispettare, si usa il pugno di ferro verso una famiglia già segnata dal destino. 
La nostra idea di paese è diversa perchè diversa la nostra idea di comunità, 'chi ha di più rinuncia a una parte dei propri privilegi per aiutare chi ha meno o è più sfortunato'. Da queste semplici regole sono nate tutte le norme del diritto. Questa è la legge che non ha bisogno di codici, è il buon senso, la solidarietà, la partecipazione alle richieste di aiuto. Chiudiamo con la stessa parola che la signora Anna ha scritto per concludere il suo monito e la sua vita. "Vergogna!"

martedì 26 marzo 2019

Conservatorio S.M.delle Grazie, la Regione ci ha dato ragione illegittima la delibera di fitto.


In seguito al vergognoso tentativo da parte di amministratori insensibili, in spregio alla volontà testamentaria della dama Sorrentina Berardina Donnorso, in seguito alla superficialità da parte del Comune di Sorrento nella gestione di un bene pubblico per non essersi accorto di quello che a noi appariva evidente, ossia l'illegittimità di quanto deliberato dal CdA della Fondazione del conservatorio S.M. delle Grazie, cosi come giustamente rilevato dalla Regione Campania.  Il CdA della Fondazione  ha concesso in affitto a privati una parte del conservatorio S.Maria delle Grazie per essere trasformata in una struttura turistico-ricettiva. Noi ci siamo opposti con tutte le forze portando in tutte le sedi istituzionali le nostre perplessità in merito a questa vergognosa e scellerata decisione. In data 07/02/2019  i nostri consiglieri regionali Maria Muscarà e Tommaso Malerba, con una interrogazione consiliare hanno chiesto al Presidente della Regione Campania di avvalersi dell’art. 25 del codice civile che dà facoltà all'autorità governativa, qualora gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto o dello scopo della fondazione, di esercitare il controllo e la vigilanza sull'amministrazione delle fondazioni e di sciogliere l'amministrazione nominando un commissario straordinario e di annullare quanto deliberato.
Con la delibera n° 7 del 03/10/2016, il CDA ha concesso in locazione parte del conservatorio S.M. delle Grazie, delibera adottata in difformità all'articolo 25 dello Statuto del conservatorio comma 2 lettera b, il quale prevede per la stipula di contratti di concessione di diritti personali di godimento, la presenza di tutti i membri del Consiglio di amministrazione ed il voto favorevole di almeno tre di essi, ma in quell’occasione, il CDA non era al completo stante l’assenza del consigliere Luigi Acampora, con la conseguenza della nullità di quanto deliberato. La risposta, di seguito esposta,  da parte della regione Campania lascia poco spazio ai dubbi:  considerando che la UOD 50 12 03, venuta a conoscenza della illegittimità della delibera n°7 del 03/10/2016, ha provveduto, nel rispetto delle norme di legge e del regolamento, ad attivare ad horas le procedure di controllo chiedendo al responsabile legale della fondazione, a mezzo raccomandata, chiarimenti in merito alla mancanza di legittimità della delibera n°7 del 03/10/2016 posta in essere senza i requisiti di cui all’articolo 25 c.2 lett.b dello statuto vigente della fondazione, al fine di consentire la rimozione degli elementi di illegittimità, se posti essere.

Noi non ci siamo arresi.
 Lotito Rosario.






domenica 10 marzo 2019

Un’idea: parcheggiamo su zattere in mezzo al mare!

L’idea di politica del Meetup Penisola Sorrentina per le prossime elezioni amministrative a Meta è fermamente legata alle 5 stelle del Movimento, punti inderogabili dei nostri programmi in ogni tornata elettorale: Acqua Pubblica; Rifiuti Zero; Mobilità Sostenibile; Rispetto per l’Ambiente; Connettività.
Il comune di Meta è un graziosissimo paese che conserva intatto il suo centro storico, con una vivibilità alta ma viene amministrata come una città che presenta problemi tipici dei grandi centri. Bisogna invece assumere consapevolezza del suo essere unico, privilegiato per la sua posizione, favorito dalla costa alta sul mare e quindi preservarloIl paradosso è che invece di migliorare quello che già andrebbe bene, viene peggiorato dalle varie ordinanze (da qui il titolo ironico) come quella del 7 marzo (ord. 35/2019), con la quale Meta viene ancora “violentata”, per evitare ricadute negative del flusso veicolare. Il flusso veicolare è già esso una ricaduta negativa del nostro vivere folle. 
  • Il primo punto che abbiamo voluto mettere nel nostro programma è il Bilancio Partecipato, cioè la partecipazione dei Metesi alla destinazione dei loro soldi. Come in una piccola famiglia è necessario rendere tutti consapevoli di cosa va fatto, come e quanto spendere, altrettanto a livello comunale, è buona pratica destinare una percentuale dei fondi, ai desideri della comunità. Una spesa per niente oculata che rischia di far perdere risorse importanti, è pratica diffusa delle grandi città mal gestite ma non dovrebbe esserlo mai in un centro di 8000 anime.
  • I parcheggi sono indubbiamente necessari ma non si può pensare di costruire un parcheggio enorme in zone come Santa Lucia, dove è noto il fenomeno “collo di bottiglia” in estate, che non farebbe altro che aumentare il disagio dei residenti o degli stessi turisti chi intendono trascorrere una rilassante giornata al mare. Abbiamo già individuato due o tre aree dove poter realizzare parcheggi di interscambio che porteranno, a lungo termine, alla riduzione dei veicoli circolanti e della loro velocità. L’aria che abbiamo monitorato ci dice che non è possibile andare avanti ignorando la salute dei cittadini (Centraline per la qualità dell'aria. I dati di Meta, di F.Moroni).
  • Sono sempre molto complesse le dinamiche che sottostanno alle pratiche di condono edilizio ma è necessario esaminare quelle di chi ha fatto richiesta da anni, per poter decidere se ci sono i presupposti per poterle accettare o respingere definitivamente. Tutto va preso in esame, ovviamente, dopo attenta valutazione dell’impatto ambientale.
  • La riscossione dei tributi deve tornare ad essere interna, per cui inseririremo nel programma anche la revoca dell’esternalizzazione, che in molti casi non dà i risultati sperati e certamente rende inutilizzate le risorse umane che abbiamo nell’organico dei dipendenti comunali.
  • C’è necessità di creare spazi per l’aggregazione di giovani e anziani. Il futuro di una città come Meta è strettamente legato al rapporto tra vecchie e nuove generazioni che sempre fa la differenza nello sviluppo armonico del paese e nella trasmissione dell’identità di un luogo.
Queste sono alcune delle idee che abbiamo voluto condividere con i cittadini aspettando che altri vengano ad aiutarci col programma per le elezioni che nel  caso del Movimento Cinque Stelle non è mai definitivo e sempre aperto a possibili cambiamenti ed integrazioni da parte di ciascun cittadino Metese.  

sabato 9 marzo 2019

Questa mozione non s'ha da fare

Da Manzoni a Monicelli

Premessa.
Ieri sera volevo assistere a quello che dovrebbe essere il più significativo momento della vita politica cittadina: il Consiglio Comunale.
Così mi sono recato al palazzo comunale di Piazza Matteotti a Sant'Agnello, giusto in tempo per vedere il presidente del consiglio passare subito dopo l'appello, al primo punto dell'ordine del giorno, omettendo di commentare e quindi celebrare la giornata della donna; commemorazione fatta invece dalla portavoce dei 5 stelle. Lasciamo perdere il resto, è una pagina troppo poco edificante per darne ulteriore rilievo.
Ero incuriosito dal messaggio WhatsApp, con il quale si invitavano i papà e le mamme a portare i propri figli frequentatori del centro sportivo, al consiglio, data la grave minaccia dei "pessimi" 5 stelle: «Vogliono bloccare le attività alla tensostruttura e del campo di calcio perché facciamo troppo casino – e ancora – Andiamo a protestare. Richiedono la chiusura dell'impianto sportivo».
Invece dalla mozione si leggeva tutt'altro, e semplicemente si chiedeva al Sindaco e alla Giunta, di regolamentare l'orario per l'utilizzo relativo al solo campo sportivo, e non dell'intero complesso, al fine da permettere il giusto e meritato riposo dei residenti nelle immediate vicinanze, i quali nel tempo e finora inascoltati, avevano presentato note, doglianze e infine anche una petizione.
I genitori così strumentalizzati, non leggendo l'atto proposto e fidandosi dell'ignoto (?) sobillatore, hanno loro malgrado permesso lo fossero anche i propri figli.
Ma tutto ciò è marginale, così come lo è il fatto che Sindaco e Assessore abbiano nicchiato sul messaggio che li chiamava direttamente in causa nel passaggio: «Entreremo tutti insieme come ci ha richiesto Sagristani e Attilio Massa proprio nel momento in cui il M5S chiederà la chiusura dell'impianto sportivo»; tutto questo è fuffa rispetto al fattaccio che si è consumato in consiglio comunale e che passo a descrivervi.

Il fatto.
La mozione era stata inserita all'ordine del giorno, presumibilmente nulla ostava, se si fosse rilevato un problema di carattere tecnico, si sarebbe dovuto discuterne preventivamente, durante la conferenza dei capigruppo che, a quanto pare, non è stata nemmeno convocata dal presidente; nell'eventualità, sarebbe stato preciso compito di quest'ultimo, preso atto del parere negativo, non ammettere la mozione, comunicarne le motivazioni e non inserirla in discussione.
Ieri invece l'apoteosi: il presidente del consiglio comunale legge il parere del segretario compilato appena il giorno precedente, o almeno così parrebbe dato che risulta privo di acquisizione al protocollo comunale.
Nel documento si esponevano le «perplessità in ordine al contenuto della mozione in oggetto… omissis… per il fatto che la stessa non appare afferire ad alcuna delle competenze istituzionalmente riservate dall'art. 42 del TUEL al consiglio comunale».
E qui il capolavoro del presidente il quale evidentemente, non ha capito ciò che ha letto, giacché avrebbe dovuto chiedere al segretario di fugare queste "perplessità" ed esprimersi in modo inequivocabile e non con un «potrebbe esporre l'Ente a rilievi di legittimità». Il condizionale non è ammesso: o si può, o non si può.
Allora vediamo cosa dice il TUEL all'art. 42 e al comma 2 citato nel documento.
«Il Consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali:
a) statuti dell'ente e delle aziende speciali, regolamenti salva l'ipotesi di cui all'articolo 48, comma 3, criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi…».
Ecco invece cosa indica l'articolo 48 comma 3: «È, altresì, di competenza della giunta l'adozione dei regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio».
Non sono un segretario comunale, né tantomeno laureato in legge, ma quello che c'è qui scritto mi appare palese, così come palesemente è compito del consiglio comunale "dare indirizzo" e poter impegnare il Sindaco e la Giunta ad adottare un regolamento.
Nonostante ciò, è stata impedita la votazione della mozione, malgrado la maggioranza avesse tutti i numeri per bocciarla, confermando che a Sant'Agnello c'è un solo comandante, e che i suoi poteri parrebbero superare di gran lunga l'esito plebiscitario delle scorse amministrative.

PS: Il Sindaco si vanta della partecipazione odierna (ahinoi scomparsa appena finito il tema mozione: «Regolamentazione degli orari del campo sportivo sito in viale dei Pini»), ma della diretta streaming affidata ancora al telefonino del consigliere 5 stelle, ne vogliamo parlare?

giovedì 7 marzo 2019

CASETTE DELL’ACQUA

CASETTE DELL’ACQUA

Nel 2017 la Encon S.r.l. vince il bando della città metropolitana per la fornitura di distributori di acqua potabile nei comuni della Penisola Sorrentina (Vico Equense capofila  decreto dirigenziale n° 33 del EC AGZ  21- Settore 02 n° 33 del 30/12/2012).
Da un ultimo accesso agli atti fatto dal M5S nel confinante comune di Piano di Sorrento e dalla discussione in consiglio, il quadro che ne è venuto fuori è allarmante.

Le analisi previste con cadenza almeno trimestrali per accertare la qualità dell’acqua erogata, non è acquisita con regolarità da parte dei comuni.
Una zona d’ombra che vogliamo illuminare, abbiamo per questo motivo richiesto all’amministrazione Metese, tutti gli atti riguardanti le analisi effettuate.
LA SALUTE DEI CITTADINI INNANZITUTTO.