In data 28
gennaio 1967 il sig. Mario Russo concedeva, senza eccezioni e riserva
alcuna, l’imposizione in perpetuo
della servitù di pubblico calpestio sul terrazzo di copertura del suo
costruendo fabbricato in Sorrento alla via Capo “ hotel belair” perché potesse
essere goduta liberamente da chiunque la
visione del panorama e l’affaccio verso il mare.
Alcuni anni
dopo l’area terrazzata viene recintata
e chiusa con cancelli che di fatto
impediscono e limitano l’accesso di chiunque alla visione verso il mare.
Con atto di citazione notificato il 31/05/2005 il comune
di Sorrento chiamava in causa l’Hotel Bel Air per vedere accertato il diritto
di uso pubblico sulle terrazze dell’ Hotel Bel Air in modo da garantire il
godimento libero e senza ostacoli da parte della cittadinanza.
In data 24/11/2011 Il giudice monocratico accerta il
diritto di uso pubblico (libero calpestio, visione del panorama ed affaccio
verso il mare) su tutta l’area terrazzata sovrapposta all’intero fabbricato
dell’Hotel Bel Air ed in particolare sia sul primo terrazzo che sul secondo nonché
sul terrazzino utilizzato per l’accesso pedonale allo stesso hotel e:
Condanna l’Hotel
Bel Air di far cessare ogni impedimento che non consenta l’accesso libero ed
indiscriminato sull’area in questione, mediante la rimozione dei cancelli
apposti fra la strada pubblica e tutta la predetta terrazza.
A questo
punto la vicenda sembra risolta ma, attenzione,
in data 24/09/2012 la società Bel
Air srl propone, avverso detta
sentenza, appello, ma ha comunque già da tempo proposto al comune di Sorrento in via transattiva
una regolamentazione definitiva della servitù.
Il Comune risponde:
Essendo l’amministrazione Comunale incline a definire la vicenda in via
bonaria predispone uno schema di atto di asseveramento e regolamentazione nel quale viene evidenziato “ l’interesse del comune di sorrento
sia apprezzabilmente soddisfatto , contemperandosi con le esigenze dell’attività
alberghiera svolta nello stesso edificio”, evitando “ ulteriori costi legati ad
un secondo grado di giudizio e consente all' Hotel Bel Air di mantenere in essere per i terrazzi i cancelli apposti sulla pubblica strada, restando convenuto che essi dovranno restare aperti quotidianamente per almeno mt.1,50 in modo che da un lato sia consentito l'accesso pedonale alle terrazze dall'altro sia impedito l'accesso di autoveicoli non destinati all'albergo. In barba a quanto scritto nelle motivazioni della sentenza che afferma: l’apposizione di un cancello, che può quindi essere chiuso in qualunque momento, è sufficiente a dissuadere la collettività dall’ esercizio di un diritto di cui viceversa è titolare e poco importa che il cancello di fatto non sia chiuso, è la sua apposizione che deve considerarsi illegittima poiché afferma la potenziale possibilità di chiudere l’accesso, possibilità di cui il proprietario non è titolare.
A questo punto è obbligatorio porsi alcune domande:
A questo punto è obbligatorio porsi alcune domande:
Perché il
comune ha battuto in ritirata?
Quali elementi aveva il Comune per presupporre che l’appello avrebbe avuto un esito negativo?
Ecco chi
amministra Sorrento, personaggi che non hanno alcun interesse per la tutela dei
diritti dei cittadini.
Lotito
Rosario
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