In
seguito al vergognoso tentativo da parte di amministratori insensibili, in
spregio alla volontà testamentaria della dama Sorrentina Berardina Donnorso, in seguito alla superficialità da parte del Comune di Sorrento nella gestione di un bene pubblico per non essersi accorto di quello che a noi appariva evidente, ossia l'illegittimità di quanto deliberato dal CdA della Fondazione del conservatorio S.M. delle Grazie, cosi come giustamente rilevato dalla Regione Campania. Il CdA della Fondazione ha concesso in affitto a privati una parte del
conservatorio S.Maria delle Grazie per essere trasformata in una struttura turistico-ricettiva.
Noi ci siamo opposti con tutte le forze portando in tutte le sedi istituzionali
le nostre perplessità in merito a questa vergognosa e scellerata decisione. In
data 07/02/2019 i nostri consiglieri regionali
Maria Muscarà e Tommaso Malerba, con una interrogazione consiliare hanno chiesto al Presidente
della Regione Campania di avvalersi dell’art. 25 del codice civile che dà
facoltà all'autorità governativa, qualora gli amministratori non agiscano in
conformità dello statuto o dello scopo della fondazione, di esercitare il
controllo e la vigilanza sull'amministrazione delle fondazioni e di sciogliere l'amministrazione nominando
un commissario straordinario e di annullare quanto deliberato.
Con
la delibera n° 7 del 03/10/2016, il CDA ha concesso in locazione parte del conservatorio
S.M. delle Grazie, delibera adottata in difformità all'articolo 25 dello
Statuto del conservatorio comma 2 lettera b, il quale prevede per la stipula di
contratti di concessione di diritti personali di godimento, la presenza di
tutti i membri del Consiglio di amministrazione ed il voto favorevole di almeno
tre di essi, ma in quell’occasione, il CDA non era al completo stante l’assenza
del consigliere Luigi Acampora, con la conseguenza della nullità di quanto
deliberato. La risposta, di seguito esposta, da parte della regione Campania lascia poco
spazio ai dubbi: considerando che la UOD 50 12 03, venuta a conoscenza della illegittimità
della delibera n°7 del 03/10/2016, ha provveduto, nel rispetto delle norme di
legge e del regolamento, ad attivare ad horas le procedure di controllo
chiedendo al responsabile legale della fondazione, a mezzo raccomandata,
chiarimenti in merito alla mancanza di legittimità della delibera n°7 del
03/10/2016 posta in essere senza i requisiti di cui all’articolo 25 c.2 lett.b
dello statuto vigente della fondazione, al fine di consentire la rimozione
degli elementi di illegittimità, se posti essere.
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