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martedì 8 agosto 2017

La famosa gradinata che salì Sofia Loren in “Pane, amore e fantasia "deturpata da tavolini sedie ed ombrelloni.

Sorrento, Marina Grande. La famosa gradinata che salì Sofia Loren in “Pane, amore e fantasia”; il poggiolo in muratura che dà sul golfo di Sorrento e sul borgo più bello d’Italia, pochi passi dopo aver varcato l’antica porta di Marina Grande, da qualche settimana ormai è di dominio privato. Ai Sorrentini e ai Turisti, in quel piccolo spazio che è unico e spettacolare, non è più consentito affacciarsi e fotografare uno dei più bei paesaggi al mondo. Lì infatti, ad oggi, si trovano tavolini ed ombrelloni gestiti dal bar aperto da poco nel portone vicino. La domanda sorge spontanea: come può il comune autorizzare un occupazione di suolo pubblico proprio in quel luogo?  Spulciando  su internet pare che l’esercizio in questione non abbia tutte le carte in regola, in particolare  i così detti “requisiti di sorvegliabiltà”.
Cosa è la sorvegliabilità di un pubblico esercizio?
Come previsto dal D. M. 564/92, atteso che l’art. 1, comma 2, di detto Decreto stabilisce che nei locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande “le porte o altri ingressi devono consentire l’accesso diretto dalla strada, piazza o altro luogo pubblico e non possono essere utilizzati per l’accesso ad abitazioni private”.   A tal proposito è di ausilio anche la sentenza 1° dicembre 2014, n. 5943, del Consiglio di Stato Sez. VI, relativa ad un locale di intrattenimento con somministrazione che aveva un’uscita aperta su un ambiente del condominio ove il locale era ubicato e per il quale il Comune di Bordighera aveva disposto la chiusura per mancanza dei requisiti di sorvegliabilità.  Il Consiglio di Stato confermava la chiusura dell’esercizio e condannava il ricorrente perché la struttura del locale era in contrasto con gli art. 1, 2 e 5 del D. M. 564/92.
Qui  il quesito posto del dott. Bucciero  al dirigente Donato Sarno, dal quale si evince  la mancanza del requisito richiesto dalla legge.
Se, come pare dai documenti, il locale non è a norma com'è possibile che venga rilasciata un autorizzazione per l'esercizio di attività pubblica? E mai possibile che a Sorrento alcuni  possono permettersi tutto? Uno dei più bei scorci del mondo deturpato da tavolini, sedie ed ombrelloni e nessun amministratore dice nulla?
Ingenuamente potremmo almeno pensare che il proprietario del bar paghi una cifra adeguata al posto che occupa. Bene: paga la fantasmagorica cifra di € 820,00 per il periodo che va dal 28/07/2017 al 31/10/2017 e per le ore che vanno dalle 10,00 alle 24,00. A conti fatti circa 274,00€ al mese per avere un locale all’aperto in uno dei posti più belli in assoluto di Sorrento.

Ecco come questi politici hanno ridotto la nostra Sorrento, senza rispetto per chi ci abita, senza rispetto per i turisti che vogliono ammirarne le bellezze e senza rispetto per la città stessa.

Lotito Rosario

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