Stamane apro il giornale e la prima notizia che mi
salta agli occhi è "Furto al museo Correale Rubato candeliere prezioso". Un visitatore,
vestito in maniera elegante approfittando dell'assenza del personale di
vigilanza del primo piano, con fare fulmineo afferra un candeliere del
700 lo infila sotto la giacca e velocemente guadagna indisturbato
l'uscita. Sempre secondo l'articolo
apparso sul quotidiano “metropolis” si
apprende che il furto viene scoperto solo dopo il cambio turno degli addetti
alla vigilanza.
Faccio alcune considerazioni:
1) Il furto è
avvenuto nel momento in cui il piano risultava incustodito; in quale museo
del mondo un piano resta incustodito? come mai il piano era incustodito? chi
erano e dov’erano gli addetti in quel momento al controllo?
2) Gli operatori del Museo Correale si sono resi conto
del furto soltanto dopo il cambio turno del pomeriggio. Solo coloro che hanno
preso servizio dopo si sono accorti della sparizione del candeliere!!! il piano quindi
è rimasto incustodito per molto tempo. Ammesso che gli addetti al controllo
fossero rientrati dopo poco tempo hanno fatto il giro delle sale? e il
tal caso perchè non se ne sono accorti subito?
3)Il ladro dopo aver lanciato uno sguardo ad alcuni
pezzi ha afferrato un candelabro di bronzo di 20 cm di altezza, l'ha nascosto
sotto la giacca e se n'è andato. Ma come se n'è andato!!! mica era inverno che
uno indossa giacconi ampi dove è
relativamente facile nascondere un oggetto, qua si parla di giacca estiva, di solito
molto sottile e attillata. Il candelabro è un oggetto difficile da nascondere, possibile
che all'uscita nessuno abbia avuto modo di notare qualche rigonfiamento?
4) Lunedì mattina il direttore del museo si è recato
dai carabinieri per esporre il caso e presentare la denuncia. Stiamo
scherzando? Lunedì mattina!!! 48 ore dopo il furto? e durante queste ore
che ha fatto? Ha cercato di appurare se per caso qualcuno lo avesse usato per accendere
qualche candela votiva? Roba da non credere.
Tale evento mette in evidenza la totale incompetenza di
chi gestisce il museo e dei quali come minimo ci si aspettano le
dimissioni con tanto di scuse.
Ormai il museo è diventato un teatrino, dove vengono
organizzati concerti e festicciole di ragazzi, tutto tranne che eventi mirati a
promuovere uno dei musei più belli della Campania.
Non si tratta solo del furto, di per se molto grave ,
di un oggetto prezioso, ma di una tragica realtà che mette in evidenza tutta la
pochezza di questa classe dirigente la quale si è macchiata sia di culpa in eligendo che di culpa in
vigilando.
Dimissioni subito.
Lotito Rosario
Lotito Rosario
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