I cittadini hanno ragione a disaffezionarsi alla politica, a percepire le amministrazioni statali, regionali o comunali come nemici, e si sentono presi in giro due volte: la prima perché realmente hanno ragione, la seconda perché, come si dice da noi, questa é dei "fessi".
Ma c'è il modo di non essere "fessi" e complici della solita campagna elettorale impostata sul faró, sulle promesse candidate ma insostenibili, sulle riunioni rionali e le visite porta a porta che si fanno solo ogni 5 anni e sul considerare il cittadino un "elettore".
Il modo é semplice, bisogna partecipare, recarsi nella propria sezione, andare in cabina, prendere scheda e matita, e votare.
Non ho chiesto il voto a nessuno e non lo chiederó perché nel nostro progetto bisogna credere e voglio darne motivo, illustrandone le poche manovre semplici e di buon senso.
Non vogliamo aumentare il prelievo fiscale locale, intendiamo diminuirlo poiché non abbiamo in previsione grandi opere, non é questo il momento, l'unico intervento oneroso e che recherà disagi ci è imposto dalla logica e da motivi di salute pubblica, ed è la separazione delle linee fognarie per il giusto funzionamento del depuratore di punta Gradelle.
A parte ciò, intendiamo far ripartire l'economia carottese creando i presupposti, cercando di far restare i pochi soldi che ci sono qui, in penisola.
Il piano è semplice, nulla di nuovo, nulla d'inventato, ormai c'è poco da scoprire.
La nostra ricetta è favorire i piccoli imprenditori, specie quelli virtuosi che fanno della sostenibilità il loro motivo d'orgoglio, ed offrire loro un marchio di garanzia gratuito. Tutti i produttori che usano materiali locali e fanno del km0 la loro politica produttiva e penso agli agricoltori biologici, ai caseifici, ai vinificatori, ai panificatori, ai produttori di oli d'oliva e liquori d'infusi che ci hanno resi celebri nel mondo, agli artigiani che fanno del riuso e del riciclo, a tutti loro daremo "gratuitamente" il marchio che contraddistinguerà il prodotto di qualità garantito locale da quello d'importazione, e vigileremo affinché sia e resti tale; abbiamo un tessuto artigiano-commerciale-produttivo da far invidia e invece di sostenerlo, lo tartassiamo.
Dobbiamo dare la possibilità di aprire una bottega, usiamo il buon senso, diamo modo d'investire a Piano di Sorrento, non facciamo pagare le tasse locali per due anni, il tempo stimato d'avvio di una piccola impresa, togliamo le stupide e ridicole tasse sull'ombra, una piccola tenda può dare anche riparo ai passanti in caso di pioggia, e le altre inutili gabelle. Mettiamo in condizione i giovani di fare impresa, piccola impresa, impresa di bottega, abbiamo il modo di reperire i fondi necessari, abbiamo il dovere di non farceli sfuggire.
I nostri capisaldi sono questi, uniti non alla promessa d'imbarchi per i marittimi, ma nel porre le condizioni affinché ci sia possibilità per tutti e non solo per gli amici degli amici o per i "votanti", e piuttosto facciamo in modo che possano votare anche quando imbarcati, visto che ai marittimi non viene concesso questo diritto assoluto e democratico. La rete dei sindaci dei comuni marinari si deve formare, e se qualcuno non ne comprende l'utilità significa che non ha contezza delle situazioni vessatorie poste in atto nei confronti della Gente di Mare.
Le precedenti amministrazioni hanno fatto quello che hanno voluto, non c'è stato il controllo dei cittadini ed il fallimento é sotto gli occhi di tutti. Eppure c'è stato un segnale, parlo di Villa Fondi bene comune, non ne rivendichiamo la paternità, assolutamente, ma è evidente che il "comitarsi" funziona e auspichiamo ci siano comitati in ogni rione e che possano interloquire "pubblicamente" con la nostra amministrazione.
Non è possibile accettare passivamente quello che è accaduto, e parlo della metanizzazione, opera anacronistica fatta senza chiedere il parere ai cittadini, della questione del cimitero e della solita tattica ponziopilatesca del responso del TAR, della costruzione del Marina e conseguente abbandono totale del borgo di Cassano, dei Parchi Petrulo, Villa Fondi, San Michele, dei campetti e del parco giochi di via delle Rose, della scuola elementare Amalfi, della repentina sostituzione a fine amministrazione delle strisce blu con le aree di sosta gratuite e potrei continuare con la vessazione dei parchimetri, con il mancato recepimento delle segnalazioni di pericolosità stradale, della mancata messa in opera delle centraline per il rilevamento della qualità dell'aria, dell'assenza anche di un semplice delegato all'assemblea della rete dei sindaci per l'acqua pubblica, del mancato accoglimento dell'appello di Licenziamo Equitalia, dell'assenza totale di proposte e di posizione verso l'hub pompeiano: ma che amministrazione abbiamo avuto?
Noi faremo chiarezza, vogliamo andare in fondo a tutte queste situazioni poco trasparenti, per questo facciamo paura.
Se lo vorrete "ci vediamo al Comune, sarà un piacere".
Salvatore Mare
Candidato Sindaco M5S - Piano di Sorrento
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