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giovedì 12 ottobre 2017

Ecco cosa sta accadendo a Roma


Sta per essere approvato il “Rosatellum” ed io ho parecchie perplessità, sia di metodo che di merito.
Veniamo al metodo: una legge elettorale rappresenta il modo in cui un popolo elegge i propri rappresentanti e riguarda quindi la “forma” che assumerà il Parlamento. E’ assolutamente inaccettabile che una legge di tale importanza venga promulgata poco prima del termine di una legislatura, sotto l’urgenza dell’imminenza delle elezioni. Lo sanno
benissimo i parlamentari italiani che stanno ormai prendendo l’abitudine di attendere le ultime previsioni elettorali per costruire una legge su misura che favorisca i partiti di maggioranza. Il Rosatellum ne è una palese dimostrazione. Non mi interessa chi è favorito o chi è danneggiato dalla legge in questione, ma mi indigna il fatto che una legge così importante per uno Stato Democratico venga fatta per così biechi motivi. La legge elettorale dovrebbe essere inserita nella Costituzione, essere frutto del confronto di un ampio schieramento e non essere modificata ad ogni legislatura ad uso e consumo dei partiti di maggioranza.
Altra cosa gravissima: si pone la fiducia su una legge elettorale. Se si sente il bisogno di farlo è perché si ritiene di non poter contare su una maggioranza coesa e quindi si mettono sotto ricatto i propri parlamentari minacciando la caduta del Governo. Ma la legge elettorale non dovrebbe, per la sua importanza, essere il più possibile condivisa?
Entriamo invece ora nel merito: il Rosatellum è una legge che appare incostituzionale anche ai meno informati. Quando andranno a votare, gli elettori troveranno nella scheda elettorale il nome dei candidati del proprio collegio con accanto l’elenco dei simboli dei partiti che li sosterranno. Mettendo la croce sul nome si voterà quindi una coalizione di partiti. Ma ogni singolo partito ha un proprio programma ed un proprio capo politico. Quando un elettore vota per una coalizione per quale programma sta votando? Quale capo politico riconosce come proprio rappresentante? Insomma, il voto perde completamente di valore e significato. Continuano inoltre a mancare le preferenze: i segretari di partito decideranno chi entrerà in parlamento attraverso le liste bloccate, come avveniva con il Porcellum, bocciato dalla Corte Costituzionale.
Il rischio di incostituzionalità per il Rosatellum è altissimo, se non certo. Che farà Mattarella quando vedrà arrivare la legge sulla propria scrivania? La farà passare o la rimanderà al Parlamento per incostituzionalità?
Ci siamo già passati: il Parlamento attuale è stato eletto con una legge elettorale dichiarata poi incostituzionale.

Mi domando: è o non è grave quello che sta accadendo in questi giorni in Parlamento? E’ o non è qualcosa di simile ad un attacco alla Democrazia?

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