La vicenda umana, la formazione, lo spessore intellettuale e professionale, il curriculum vitae, il virtuoso distacco dalle istituzioni percepite come luoghi deputati al concreto dispiegarsi della pratica dell’occupazione del potere, l'estraneità al limbo deteriore delle passioni politiche asservite all’interesse personale, cetuale o corporativo costituiscono l’immacolato biglietto da visita politico che Fabio Aponte può fieramente esibire alla cittadinanza santanellese. Su di esso, chiaramente impressa, la cifra di un solido sostrato etico che nessuna volgare, grossolana insinuazione potrà scalfire.
Saprete, forse, come l'Aponte abbia recentemente formalizzato, dopo l'ufficializzazione della sua candidatura alla carica di sindaco, le sue dimissioni da quella ricoperta, quale "esperto", in seno alla Commissione locale per il paesaggio (già Commissione Edilizia Integrata) del Comune di Sant'Agnello.
Saprete, forse, che gli "esperti" membri di tale Commissione non sono nominati dal Sindaco ma dal Consiglio Comunale - con apposita deliberazione.
Saprete, forse, che gli "esperti" membri di tale Commissione non sono nominati dal Sindaco ma dal Consiglio Comunale - con apposita deliberazione.
È probabile non sappiate, invece, che le prerogative di una Commissione locale per il paesaggio non si spingono oltre il controllo di “legalità”, sul mero piano contenutistico logico-formale, mirante ad accertare e asseverare la conformità di documenti nel cui merito si sia già espresso l’Ufficio Tecnico Comunale con parere favorevole alla normativa vigente in materia paesaggistica. Gli "esperti" membri della Commissione (geologi, storici dell'arte, tecnici specializzati in valutazioni d'impatto ambientale, etc.) forniscono a corredo, ove necessario, pareri attinenti ai propri specifici nuclei di competenza. Ogni valutazione che ecceda tali prerogative è dunque preclusa alla Commissione e ai suoi membri: è agevole inferire, perciò, come il loro operato non possa in nessun modo qualificarsi - nè sostanziarsi - come “politico”, essendo del tutto estraneo al circuito “decisionale” che presiede alla valutazione di merito dei progetti di volta in volta licenziati dai competenti Uffici dell’Ente Comunale e sottoposti al vaglio della stessa.
Appare, quindi, financo superfluo sottolineare la capziosità, l’infondatezza, l’irricevibilità e la strumentalità delle esiziali insinuazioni di un foglietto scandalistico telematico locale (la pretesa opacità della condotta dell'Aponte nella sua qualità di esperto membro della Commissione e la fantasiosa ricostruzione secondo cui quella del M5S capeggiata da esso Aponte sarebbe nientepopodimenoche una lista "civetta" gravitante nell'orbita politica del sindaco uscente).
All’azione politica del M5S è sconosciuta la logica consociativistica d’ancien régime: la nostra lista veicola istanze incompatibili con il melmoso coacervo di vaghe promesse e oscure piattaforme programmatiche degli altri schieramenti.
Orgogliosamente rivendichiamo la nostra specificità: incarniamo il soffio potente di una nuova, superiore ragione storica; non rappresentiamo che noi stessi; aspiriamo unicamente, sia ben chiaro, a un cambiamento radicale nella prassi e nell’azione di governo affinché siano restituite ai cittadini di Sant’Agnello, da ben quattro lustri amministrati da un potentato politico dinastico il cui unico fine è perpetuare se stesso al potere, consapevolezza, entusiasmo, fiducia nelle istituzioni comunali.
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