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sabato 21 gennaio 2017

A proposito di EDA e di Gestione Rifiuti

La Gestione dei Rifiuti non sarà più in mano ai  singoli Comuni ma passerà in mano agli EDA, o Enti d’Ambito, corrispondenti ad ogni ATO.
 L’ATO si occupa della gestione idrica del Territorio, mentre l’EDA si occuperà della gestione dei rifiuti stipulando tramite il proprio Direttore Generale che apporrà la firma, il contratto con le ditte appaltatrici.
L’EDA farà le gare ed avrà anche funzione di controllo.
Gli EDA erediteranno il personale delle ex Province ed anche beni e personale degli ex Consorzi di Bacino. Questì gli Organi previsti nell'EDA: Presidente, Consiglio d'Ambito, Assemblea dei Sindaci, Direttore Generale, Collegio dei Revisori dei Conti. Il Presidente di ogni singola EDA verrà eletto dai Sindaci nelle prossime elezioni del 6 Febbraio.
Se lo riterranno necessario, gruppi di Sindaci vicini per territorio o per esigenze, potranno chiedere di costituirsi in un “SottoEDA” chiamato SAD (Sub Ambito Distrettuale).
Tutto questo si evince dalla Delibera della Giunta Regionale n° 312 del 28/6/2016.

Sino a qui i fatti. Ora veniamo ai commenti.

La sensazione è che si stia creando l’ennesimo “mega-carrozzone” pubblico con cariche politiche.
Accentrare il controllo su un tema così importante come la gestione dei rifiuti ha degli elementi positivi: uniformità di funzionamento, omogeneità delle tariffe, piani regionali e nazionali più facilmente perseguibili, eliminazione della possibilità per i Sindaci di favorire gli amici degli amici nelle gare di appalto locali. Purtroppo l’esperienza ci insegna che quando la gestione si allontana dal controllo dei cittadini per essere concentrata in strutture sovra comunali i cui vertici hanno nomina politica, la corruzione regna sovrana ed il povero cittadino non ha più la possibilità di far sentire la propria voce. Ora è possibile chiedere conto ai Sindaci dei disservizi in materia di raccolta rifiuti, in futuro come si farà?
Non esiste miglior controllore del cittadino per il servizio offerto dagli enti pubblici. Più si allontanano le responsabilità,
concentrandole in singole persone con ruoli apicali, più sarà difficile ottenere l’adesione dei servizi ai bisogni dei cittadini.
Il potere centrale deve sì dettare le linee guida in materia di gestione dei rifiuti, ma il controllo e le successive azioni di aggiustamento dei servizi devono restare il più possibile vicini ai diretti fruitori.
Inoltre i dipendenti delle ex Province vanno sì ricollocati, ma non sarebbe stato meglio prevedere una loro distribuzione nei Comuni anziché creare l’ennesimo carrozzone mangiasoldi?

Altro piccolo particolare:  le cariche si rinnovano ogni cinque anni. Nelle elezioni di febbraio il PD occuperà tutte le cariche e le terrà nelle proprie mani per 5 anni. Colpaccio messo a segno prima che nelle prossime amministrative cambi l’aria. I prossimi Sindaci del M5S si troveranno le mani legate  in tema di Gestione dei Rifiuti. Gli EDA remeranno contro e i cittadini, come sempre ignari di tutto, se la prenderanno con i Sindaci.

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