L’ATO si occupa della
gestione idrica del Territorio, mentre l’EDA si occuperà della gestione dei
rifiuti stipulando tramite il proprio Direttore Generale che apporrà la firma,
il contratto con le ditte appaltatrici.
L’EDA farà le gare ed
avrà anche funzione di controllo.
Gli EDA erediteranno
il personale delle ex Province ed anche beni e personale degli ex Consorzi di
Bacino. Questì gli Organi previsti nell'EDA: Presidente, Consiglio d'Ambito,
Assemblea dei Sindaci, Direttore Generale, Collegio dei Revisori dei
Conti. Il Presidente di ogni singola EDA verrà eletto dai Sindaci nelle
prossime elezioni del 6 Febbraio.
Se lo riterranno
necessario, gruppi di Sindaci vicini per territorio o per esigenze, potranno
chiedere di costituirsi in un “SottoEDA” chiamato SAD (Sub Ambito Distrettuale).
Tutto questo si evince
dalla Delibera della Giunta
Regionale n° 312 del 28/6/2016.
Sino a qui i fatti.
Ora veniamo ai commenti.
La sensazione è che si
stia creando l’ennesimo “mega-carrozzone” pubblico con cariche politiche.
Accentrare il controllo
su un tema così importante come la gestione dei rifiuti ha degli elementi
positivi: uniformità di funzionamento, omogeneità delle tariffe, piani
regionali e nazionali più facilmente perseguibili, eliminazione della
possibilità per i Sindaci di favorire gli amici degli amici nelle gare di
appalto locali. Purtroppo l’esperienza ci insegna che quando la gestione si
allontana dal controllo dei cittadini per essere concentrata in strutture sovra
comunali i cui vertici hanno nomina politica, la corruzione regna sovrana ed il
povero cittadino non ha più la possibilità di far sentire la propria voce. Ora
è possibile chiedere conto ai Sindaci dei disservizi in materia di raccolta
rifiuti, in futuro come si farà?
Non esiste miglior controllore del cittadino per il servizio offerto dagli enti
pubblici. Più si allontanano le responsabilità,
concentrandole in
singole persone con ruoli apicali, più sarà difficile ottenere l’adesione dei
servizi ai bisogni dei cittadini.
Il potere centrale
deve sì dettare le linee guida in materia di gestione dei rifiuti, ma il
controllo e le successive azioni di aggiustamento dei servizi devono
restare il più possibile vicini ai diretti fruitori.
Inoltre i dipendenti delle ex Province vanno sì ricollocati, ma non sarebbe stato meglio
prevedere una loro distribuzione nei Comuni anziché creare l’ennesimo
carrozzone mangiasoldi?
Altro piccolo particolare: le
cariche si rinnovano ogni cinque anni. Nelle elezioni di febbraio il PD
occuperà tutte le cariche e le terrà nelle proprie mani per 5 anni. Colpaccio
messo a segno prima che nelle prossime amministrative cambi l’aria. I prossimi
Sindaci del M5S si troveranno le mani legate in tema di Gestione dei
Rifiuti. Gli EDA remeranno contro e i cittadini, come sempre ignari di tutto,
se la prenderanno con i Sindaci.
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