L’inquinamento uccide 1,7 milioni di bambini ogni anno. È questo il tragico dato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) trasmette attraverso due report: “Ereditare un ambiente sostenibile” e “Non inquinare il mio futuro”.
Il laboratorio mobile dell’ARPAC, posizionato in via degli aranci a Sorrento, ci rimanda una situazione circa la qualità dell’aria tutt'altro che rassicurante.
Polveri sottili PM 10:
il
limite massimo di sicurezza per la salute umana è di 40 ug/m3 su media annua
e di 50 ug/m3 su media giornaliera tale valore non
può essere superato per più di 35 volte in un anno. Ma secondo alcune recenti ricerche anche
esposizioni vicine a tale soglia possono risultare dannose per la salute. Dalla lettura dei rilevamenti ARPAC di PM 10 non risultano sforamenti giornalieri, ma lasciano intendere che tali rilevi, fatti in appena 30 giorni e durante un periodo non cruciale, eseguiti per un intero anno probabilmente il limite imposto per legge verrebbe facilmente superato.
Concentrazione
Media giornaliera di PM10 μg/m3
0 - 25 Basso Questi
livelli di concentrazione possono essere considerati valori di fondo. Sebbene
anche a questi livelli non siano da escludere effetti sanitari, non vengono
suggerite particolari precauzioni.
26 - 50 Medio Le
concentrazioni di PM10 sono ancora sotto il “limite per la protezione della
salute umana” (DM 60/02), tuttavia già a questi livelli è opportuno che
individui particolarmente sensibili (es. asmatici, cardiopatici, bambini,
anziani) cerchino di adottare precauzioni per ridurre la propria esposizione.
51 - 100 Alto I
livelli di PM10 sono superiori al “limite per la protezione della salute umana”
che non può essere superato più di 35 volte all’anno. In tali situazioni,
aumenta la probabilità di accusare sintomi per i soggetti particolarmente
sensibili. Anche gli adulti sani possono manifestare difficoltà respiratorie e
cardiache, soprattutto durante attività fisiche intense e prolungate
all’aperto. Si consiglia quindi di programmare eventuali attività sportive
all’aperto in ore in cui i livelli di inquinamento sono inferiori (prima delle
8 del mattino o nel primo pomeriggio dalle 14 alle 16) e di arieggiare gli
ambienti chiusi negli stessi orari. Si invita la popolazione a collaborare per
ridurre i livelli di inquinamento riducendo l’uso dell’auto.
101 - 150 Molto Alto Il livello di PM10 è molto superiore al “limite per la
protezione della salute umana”. Si consiglia di evitare attività fisiche
intense e prolungate all’aperto e di rimanere il più possibile in ambienti
chiusi, in particolare per i soggetti a rischio. Si invita la popolazione a
collaborare per ridurre i livelli di inquinamento, adottando forme di mobilità
di minore impatto ambientale spostandosi a piedi, in bicicletta o con i mezzi
pubblici.
Oltre 150 Eccezionale I livelli di inquinamento sono eccezionalmente alti. Si
raccomanda di adottare forme di mobilità di minore impatto ambientale e di
ridurre il più possibile la permanenza all’aperto. Data l’eccezionalità dei
valori previsti, si consiglia agli individui particolarmente sensibili (es.
asmatici, cardiopatici, bambini, anziani) di consultare il proprio medico
curante per consigli specifici.
Di seguito alcuni giorni con una concentrazione di livello medio facilmente consultabili sul sito ARPAC al seguente link....https://bit.ly/2QsdZ0V
26 maggio.......38.2 ug/m3
26 maggio.......38.2 ug/m3
27 maggio …..401 ug/m3
28 maggio…...40.3 ug/m3
04 giugno…....40.3 ug/m3
Non abbiamo rilievi di pm
2.5,il cui limite massimo di concentrazione su media annua è di 25 ug/m3 nonostante
tali particelle siano molto più nocive e pericolose il loro rilevamento non
viene fatto su basi temporali ristrette.
Proseguiamo
la lettura ed ulteriori dati allarmanti saltano agli occhi. Abbiamo
osservato che nei giorni 28, 29 maggio e 7 giugno ci sono stati significativi
sforamenti di NO2 (biossido di azoto) e di Benzene. In
30 giorni si sono verificati sforamenti pari a n.88 per
l’NO2 (limite su base annua 40 ug/m3) e a n.95 (limite su base annua 5 ug/m3) per il benzene. Le ore in cui
si sono osservati i maggior numeri di sforamenti sono la
fascia del mattino dalle 7 alle 11, dalle 13 alle 16 e la sera dalle 22 con una
stretta correlazione tra sforamenti di NO2 e Benzene.
Tabella degli sforamenti di NO2 e Benzene per data e fascia oraria consultabili al seguente link......https://bit.ly/2CX7QXV
Tabella degli sforamenti di NO2 e Benzene per data e fascia oraria consultabili al seguente link......https://bit.ly/2CX7QXV
data
|
ora
|
NO2
|
Benzene
|
25 maggio
|
8
|
1
|
-
|
13
|
-
|
1
|
|
17
|
1
|
||
26 maggio
|
8-10
|
3
|
|
22
|
1
|
1
|
|
23
|
1
|
||
27 maggio
|
16
|
1
|
|
22
|
1
|
||
28 maggio
|
8-14
|
7
|
5
|
20-22
|
3
|
||
29 maggio
|
8-14
|
7
|
|
7-10
|
4
|
||
14-22
|
9
|
||
30 maggio
|
7-11
|
5
|
4
|
18
|
1
|
||
21
|
1
|
||
01 giugno
|
7
|
1
|
|
9
|
1
|
||
21
|
1
|
||
2 giugno
|
21
|
1
|
|
21-23
|
3
|
||
3 giugno
|
8
|
1
|
|
18-20
|
3
|
||
20-21
|
2
|
||
4 giugno
|
8-9
|
2
|
|
8-11
|
4
|
||
14
|
1
|
||
16
|
1
|
||
7 giugno
|
7-11
|
4
|
4
|
14-21
|
8
|
||
16-22
|
7
|
||
8 giugno
|
9
|
1
|
|
13 giugno
|
17-21
|
5
|
|
14 giugno
|
9-10
|
2
|
|
17-18
|
2
|
1
|
|
15 giugno
|
8-9
|
2
|
|
8-11
|
4
|
||
12-13
|
2
|
2
|
|
22-23
|
2
|
2
|
|
16 giugno
|
7
|
1
|
|
9
|
1
|
||
18 giugno
|
13-14
|
2
|
2
|
19 giugno
|
8-11
|
4
|
|
20 giugno
|
12-13
|
2
|
|
16
|
1
|
1
|
|
21 giugno
|
8-11
|
4
|
2
|
22-24
|
3
|
||
22 giugno
|
8-10
|
3
|
3
|
22-23
|
2
|
||
23 giugno
|
8-10
|
3
|
3
|
18-19
|
2
|
||
21
|
1
|
||
25 giugno
|
8-10
|
2
|
2
|
27 giugno
|
8-11
|
4
|
4
|
14-16
|
3
|
2
|
|
16-17
|
2
|
||
TOTALE
|
88
|
95
|
L’origine del benzene:
Il benzene è contenuto nelle
benzine in cui viene aggiunto, insieme ad altri composti aromatici, per
conferire le volute proprietà antidetonanti e per aumentarne il “numero di
ottano” in sostituzione totale (benzina verde) o parziale (benzina super) dei
composti del Piombo.
L’origine degli ossidi di
Azoto:
Gli ossidi di azoto hanno
origine naturale (eruzioni vulcaniche, incendi, processi biologici), ma
soprattutto antropica con le combustioni ad alta temperatura, come quelle che
avvengono all'interno delle camere di combustione dei motori degli autoveicoli.
Altre fonti di ossidi di azoto sono gli le centrali termoelettriche e in genere
tutti gli impianti di combustione di tipo industriale.
Effetti
sulla salute e sull'ambiente Benzene:
Il
benzene è facilmente assorbito per inalazione, contatto cutaneo, ingestione,
sia per esposizione acuta che cronica. Gli effetti tossici, tuttavia, hanno
caratteristiche diverse e colpiscono organi sostanzialmente differenti in base
alla durata dell’esposizione. Si possono distinguere effetti tossici acuti,
associati a brevi esposizioni a livelli elevati di benzene, poco frequenti
nell’ambiente di vita, ed effetti tossici cronici, associati a periodi di
esposizione di maggiore durata e a basse dosi di inquinante. L’intossicazione
acuta accidentale da benzene fa seguito generalmente ad esposizione per via
inalatoria e/o cutanea. Per esposizione acuta, gli organi bersaglio sono il
sistema nervoso centrale (con cefalea, nausea, vertigine, ecc.) ed il miocardio.
L’effetto più noto dell’esposizione cronica riguarda la potenziale cancerogenicità
del benzene sul sistema emopoietico (cioè sul sangue).
Ossidi
di Azoto:
Tra gli ossidi di azoto, solo l' NO2 ha rilevanza tossicologica: provoca irritazione della porzione distale dell'apparato respiratorio - con conseguente alterazione delle funzioni polmonari - bronchiti croniche, asma ed enfisema polmonare. L' NO2 ha effetti minori di quelli generati dal biossido di zolfo, anche se può interferire con gli scambi gassosi a livello fogliare, provocando necrosi o clorosi. Gli ossidi di azoto contribuiscono anche alla formazione delle piogge acide e ha conseguenze importanti sugli ecosistemi acquatici e terrestri.
Tra gli ossidi di azoto, solo l' NO2 ha rilevanza tossicologica: provoca irritazione della porzione distale dell'apparato respiratorio - con conseguente alterazione delle funzioni polmonari - bronchiti croniche, asma ed enfisema polmonare. L' NO2 ha effetti minori di quelli generati dal biossido di zolfo, anche se può interferire con gli scambi gassosi a livello fogliare, provocando necrosi o clorosi. Gli ossidi di azoto contribuiscono anche alla formazione delle piogge acide e ha conseguenze importanti sugli ecosistemi acquatici e terrestri.
Polveri
sottili:
l PM 2,5 è una classificazione numerica data alle polveri sottili in base alla loro grandezza. Più il numero è minore e più sottili sono le polveri e dunque più pericolose per la salute della specie umana ed animale. Mentre il PM 10 raggiunge solo i bronchi, la trachea e vie respiratorie superiori, il PM 2,5 è in grado di penetrare negli alveoli polmonari con eventuale diffusione nel sangue. Nelle donne sembra che il PM 2,5 venga ad accumularsi nel seno causando il cancro al seno. Il PM 2,5 è dunque parte di ciò che è definito polveri sottili e si forma maggiormente tramite l'industria ed i prodotti industriali. Un esempio sono i freni degli autoveicoli che consumandosi emettono PM 2.5 ma che non sono la fonte del maggiore inquinamento. Una maggiore produzione di PM 2,5 è emersa partendo dalla produzione dei veicoli Euro 4 che utilizzano un filtro antiparticolato FAP ma che invece di bloccare il particolato emette particolato pericoloso del tipo PM 2,5 il quale è ritenuto responsabile di causare il cancro. Si calcola che per una presenza di PM 2,5 superiore di 10 punti rispetto al massimo consentito vi sia un incremento della possibilità di contrarre il cancro pari al 7%. In uno studio effettuato dal 2004 al 2008, campionando i dati di 100 giornate, in alcune città si sono verificati livelli di PM 2,5 che hanno superato fino a 3 volte il valore della soglia limite 50 µg/m3 con Torino e Milano che hanno toccato quasi il valore di 200 µg/m3 e Roma con 10 punti superiori al massimo stabilito. Gli studi effettuati variano di molto riguardo alle previsioni di un possibile cancro ed emerge da alcuni studi che la possibilità di contrarre il cancro arrivi oltre il 18% con valori che oltrepassano la soglia massima di appena 5 µg/m3.
Dati allarmanti, confermati anche dai parametri rilevati dai nostri dispositivi di rilevamento della qualità dell’aria (Smart Nose Dust) dislocati a Meta in via A.Csenza, al confine tra Sant'Agnello e Piano all' incrocio tra via San Sergio e via Mortora ed incrocio Marano a Sorrento, trasmessi direttamente in rete e consultabili in tempo reale sia attraverso l’app “Che Aria Tira” scaricabile gratuitamente da Play Store, o collegandosi al sito Smart nose dust...qui il link..https://bit.ly/2p5um7q. Ormai siamo quasi ad un punto di non ritorno, urge un serio piano di salvaguardia della salute e dell’ambiente, due cose strettamente correlate. Il traffico veicolare ha superato la capacità di assorbimento della penisola, ove una classe politica assoggettata ed indifferente ai problemi reali, con una visione miope e limitata non è in grado di sviluppare un progetto comune di risoluzione di un così grave problema.
Rosario Lotito.
l PM 2,5 è una classificazione numerica data alle polveri sottili in base alla loro grandezza. Più il numero è minore e più sottili sono le polveri e dunque più pericolose per la salute della specie umana ed animale. Mentre il PM 10 raggiunge solo i bronchi, la trachea e vie respiratorie superiori, il PM 2,5 è in grado di penetrare negli alveoli polmonari con eventuale diffusione nel sangue. Nelle donne sembra che il PM 2,5 venga ad accumularsi nel seno causando il cancro al seno. Il PM 2,5 è dunque parte di ciò che è definito polveri sottili e si forma maggiormente tramite l'industria ed i prodotti industriali. Un esempio sono i freni degli autoveicoli che consumandosi emettono PM 2.5 ma che non sono la fonte del maggiore inquinamento. Una maggiore produzione di PM 2,5 è emersa partendo dalla produzione dei veicoli Euro 4 che utilizzano un filtro antiparticolato FAP ma che invece di bloccare il particolato emette particolato pericoloso del tipo PM 2,5 il quale è ritenuto responsabile di causare il cancro. Si calcola che per una presenza di PM 2,5 superiore di 10 punti rispetto al massimo consentito vi sia un incremento della possibilità di contrarre il cancro pari al 7%. In uno studio effettuato dal 2004 al 2008, campionando i dati di 100 giornate, in alcune città si sono verificati livelli di PM 2,5 che hanno superato fino a 3 volte il valore della soglia limite 50 µg/m3 con Torino e Milano che hanno toccato quasi il valore di 200 µg/m3 e Roma con 10 punti superiori al massimo stabilito. Gli studi effettuati variano di molto riguardo alle previsioni di un possibile cancro ed emerge da alcuni studi che la possibilità di contrarre il cancro arrivi oltre il 18% con valori che oltrepassano la soglia massima di appena 5 µg/m3.
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