Cari sindaci della penisola Sorrentina
è ormai chiaro, a tutti i cittadini dei vostri rispettivi feudi, che vivete su un
altro pianeta. Sono giorni ormai che più di
mille persone vivono in attesa che qualcuno di voi scenda
dal proprio piedistallo si scorci le maniche e cominci a
pensare a loro, cittadini meno fortunati di voi e di me, che hanno il bisogno di essere ascoltati, che
hanno il sacrosanto diritto di essere curati e tutelati, di avere un posto dove sentirsi accolti, compresi,
protetti. Forse che sul vostro pianeta feudale debbano esistere solo cittadini di serie A? E considerare altri, che non corrispondono a determinati canoni estetici, di serie B? Tra poco più di quindici giorni quel posto, nascosto alla vista, dovrà
essere chiuso e più di mille e duecento assistiti in day hospital e undici
ricoverati vedranno perdere il loro
equilibrio, e chi vive in questo ambiente sa quanto sia importante raggiungere un equilibrio. Una sede c’è ed è l’ex
sede ARIPS a Sorrento su via degli aranci. Ma forse è meglio dare, ai tanti
turisti che vengono nella nostra bella città, l’immagine che a Sorrento tutto è
bello, che non esistono malattie e malati, che abbiamo l’albero di Natale più
grande di tutti e si fa festa tutto l’anno…… Vergognatevi.
Lotito Rosario
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita sono vent'anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un'emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare.
Cara Margherita sono vent'anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un'emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare.
Simone Cristicchi