A Sorrento
forse non tutti sanno che esiste uno dei siti archeologici più importanti d’Italia, il “complesso idrico delle Cisterne degli
Spasiano”. Edificato unitamente all'acquedotto del Formiello, che storicamente
lo alimentava, risale al periodo augusteo ( I sec. d.C.) e costituisce un
pregevole esempio dell'ingegneria idraulica Romana. Posto a ridosso dell'angolo
tra Corso Italia e Piazza Tasso, il complesso occupa una superficie di oltre
4000 metri quadri ed è costituito da due grosse cisterne interrate, formate da
una serie di concamerazioni a volta e camere di decantazione, tutte tra loro
comunicanti. Il sito fa parte dei patrimoni
artistici da tutelare ed è stato sottoposto a specifico vincolo archeologico
attraverso la Soprintendenza di Napoli. Tale sito non suscita alcun interesse agli amministratori sorrentini che lo hanno abbandonato all’incuria, in spregio al sacrosanto dovere di tutelare un bene di proprietà dei cittadini.Ad oggi pare che il Comune ancora non abbia dato prosieguo agli
abusi rilevati nel 2016 dal Commissariato di Polizia diretto
dall’allora vice questore Antonio
Vinciguerra che, insieme alle Autorità di Vigilanza Sanitaria, scoprirono un abuso di una gravità inaudita sul piano
urbanistico, ma anche su quello sanitario, un
ristoratore fu denunciato per “occupazione
illegittima e opere abusive di porzione del sito archeologico cisterne basse”
trasformato in un vero e proprio deposito a servizio del ristorante. Per il titolare dovrebbe essere
scattata anche la denuncia da parte del Comune di Sorrento per l’appropriazione
dell’area archeologica con segnalazione alla Sovrintendenza
ai Beni Ambientali e Archeologici di Napoli che, almeno fino a
questo momento, non risulta abbia ancora effettuato i necessari sopralluoghi
anche per la verifica dei danni causati al sito dall’intervento.
Un sito di una importanza enorme per Sorrento, dal 1981
l'area dei Cisternoni Romani degli Spasiano, individuata tra i patrimoni
artistici da tutelare, è stata sottoposta a specifico vincolo archeologico
attraverso la Soprintendenza di Napoli, la cui valorizzazione permetterebbe di creare non solo nuovi posti
di lavoro per i tanti giovani sorrentini, ma di creare anche un vero e proprio indotto turistico che
consentirebbe ulteriori introiti per le casse comunali, introiti che
proverrebbero da un turismo d’elite che ad oggi Sorrento ha escluso dalla sua
agenda grazie ad una classe politica mediocre ed incompetente, tranne quando
si tratta di salvaguardare la propria
cadrega.
Qui la nostra interrogazione parlamentare http://bit.ly/2sPCUiV
Lotito Rosario
Qui la nostra interrogazione parlamentare http://bit.ly/2sPCUiV
Lotito Rosario
Video dei cisernoni girato da Gianfranco Capodilupo https://youtu.be/39iCrQeSEkQ