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lunedì 15 maggio 2017

I Cisternoni abbandonati.....

A Sorrento forse non tutti sanno che esiste uno dei siti archeologici più importanti d’Italia,  il “complesso idrico delle Cisterne degli Spasiano”. Edificato unitamente all'acquedotto del Formiello, che storicamente lo alimentava, risale al periodo augusteo ( I sec. d.C.) e costituisce un pregevole esempio dell'ingegneria idraulica Romana. Posto a ridosso dell'angolo tra Corso Italia e Piazza Tasso, il complesso occupa una superficie di oltre 4000 metri quadri ed è costituito da due grosse cisterne interrate, formate da una serie di concamerazioni a volta e camere di decantazione, tutte tra loro comunicanti. Il sito fa parte dei  patrimoni artistici da tutelare ed è stato sottoposto a specifico vincolo archeologico attraverso la Soprintendenza di Napoli. Tale sito non suscita alcun interesse agli amministratori sorrentini  che lo hanno abbandonato  all’incuria, in spregio al sacrosanto dovere di tutelare un bene di proprietà dei cittadini.Ad oggi pare che il Comune ancora non abbia dato prosieguo agli abusi rilevati nel 2016 dal Commissariato di Polizia diretto dall’allora vice questore Antonio Vinciguerra che, insieme alle Autorità di Vigilanza Sanitaria, scoprirono un  abuso di una gravità inaudita sul piano urbanistico, ma anche su quello sanitario,   un ristoratore  fu denunciato per “occupazione illegittima e opere abusive di porzione del sito archeologico cisterne basse” trasformato in un vero e proprio deposito a servizio del ristorante. Per il titolare dovrebbe essere scattata anche la denuncia da parte del Comune di Sorrento per l’appropriazione dell’area archeologica con segnalazione alla Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Archeologici di Napoli che, almeno fino a questo momento, non risulta abbia ancora effettuato i necessari sopralluoghi anche per la verifica dei danni causati al sito dall’intervento. 
Un sito di una importanza enorme  per Sorrento, dal 1981 l'area dei Cisternoni Romani degli Spasiano, individuata tra i patrimoni artistici da tutelare, è stata sottoposta a specifico vincolo archeologico attraverso la Soprintendenza di Napoli, la cui valorizzazione  permetterebbe di creare non solo nuovi posti di lavoro per i tanti giovani sorrentini, ma di creare anche  un vero e proprio indotto turistico che consentirebbe ulteriori introiti per le casse comunali, introiti che proverrebbero da un turismo d’elite che ad oggi Sorrento ha escluso dalla sua agenda grazie ad una classe politica mediocre ed incompetente, tranne quando si tratta di salvaguardare  la propria cadrega. 

Qui la nostra interrogazione parlamentare http://bit.ly/2sPCUiV

Lotito Rosario
Video dei cisernoni girato da Gianfranco Capodilupo https://youtu.be/39iCrQeSEkQ