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martedì 25 aprile 2017

Buoni Ordinari Comunali e percorso meccanizzato.

Personalmente trovo inammissibile che il comune di Sorrento paventi l’ipotesi di concedere  la realizzazione del percorso meccanizzato a privati. Cosa gravissima per svariati motivi, in primis perché credo che sia giunto il momento di finirla di svendere a privati pezzi della nostra città, vedi  il vallone de mulini, in secundis perché il comune, volendo, ha a disposizione mezzi che gli consentano di evitare il ricorso a finanziamenti  privati. Come? Attraverso l’emissione dei  Buoni Ordinari Comunali. Cosa sono?  Sono delle obbligazioni al portatore nate con la legge 23/12/94 n.724 (art. 35), che prevede per gli enti locali la possibilità di emettere titoli di debito (ossia di chiedere prestiti ai risparmiatori e sul mercato), a patto che l’ente non sia in situazione di dissesto o in  situazioni  strutturalmente  deficitarie, che la regione non abbia ripianato disavanzi di amministrazione, che dal penultimo esercizio in poi non risulti un disavanzo di amministrazione e che sia stato deliberato dall’ente emittente un bilancio di previsione di esercizio che prevede l’emissione del prestito. I BOC sono vincolati da una emissione con scadenza  non inferiore ai 5 anni, è consentita la convertibilità delle obbligazioni direttamente o con warrant in azioni di società possedute dall’ ente locale emittente. E’ previsto inoltre che l’obbligazione emessa dall’ente locale sia collocata alla pari e paghi gli interessi con cedole che potranno essere annue, semestrali o trimestrali, a tasso fisso o variabile. Il comune di Sorrento non presenta nessun ostacolo all’emissione dei BOC, quindi resta solo la volontà di permettere che un bene pubblico resti tale. Noi ci opporremo con qualsiasi mezzo affinché la nostra amata città non venga ulteriormente svenduta ai privati ad opera di una classe politica sempre più asservita e miope.
 Lotito Rosario


domenica 23 aprile 2017

Invasione Harley Davidson....

IL  6/7/8 maggio vedrà Sorrento di nuovo protagonista del raduno delle Harley Davidson denominato “Benvenuti in Paradiso” l’evento, organizzato da una concessionaria Harley Davidson di Napoli con il patrocinio del Comune di Sorrento, non ha altro fine che sponsorizzare la concessionaria che organizza il raduno. Il fatto che sono un appassionato delle Harley non mi esonera dal considerare il raduno Harley a Sorrento come una vera e propria  invasione di una città che sicuramente non ha bisogno di subire schiamazzi ad opera di motociclisti che sgasano senza alcun rispetto per il luogo in cui si trovano contribuendo ad incrementare una già criticissima condizione di inquinamento acustico ed atmosferico, di cui la penisola è atavicamente vittima, grazie anche ad amministratori insensibili alla tutela della salute dei propri cittadini. Come sempre mi chiedo: quale beneficio trae la città di Sorrento da questo evento? quanto paga la concessionaria al Comune per l’occupazione dell’intera piazza Lauro? gli amministratori hanno tenuto conto dei tre giorni di disagio che vivranno gli abitanti della zona e di tutta la città? Una nostra segnalazione verrà inviata ai comandi delle forze dell’ordine presenti sul territorio al fine di controllare tali moto notoriamente prive di dispositivi silenziatori. La legge è sempre in vigore anche durante i raduni e va rispettata cosi come tutti i giorni dell’anno.

Rosario Lotito.

giovedì 6 aprile 2017

L'info Point abbandonato....

Sorrento ancora sfregiata nella sua immagine.

Ai tanti turisti che stanno cominciando ad affollare la nostra amata città e che si trovano  al porto non è dato chiedere e ricevere informazioni turistiche, motivo? La postazione info point è vergognosamente abbandonata. Porte e finestre divelte, immondizia ovunque e pareti sudice offrono all'osservatore  uno spettacolo indegno. Di chi è la responsabilità di tutto questo?
Con delibera  di giunta n°137 del 25/05/16 viene  approvato un atto di indirizzo per il dirigente del I° dipartimento di predisporre una gara triennale per assicurare il servizio info point, in data 15/06/2016 con la determina n° 867 il dirigente indice un avviso pubblico per la selezione di un soggetto giuridico in grado di assicurare il predetto servizio per mesi 5, con determina 1514 del 31/12/16 il dirigente approva il verbale di gara e provvede all'aggiudicazione definitiva del servizio info-point alla società CULTURE con sede legale a Mestre per un importo complessivo di € 24.430,50.
In data  17/02/2017 viene stipulato il contratto di affidamento del servizio info point tra il comune di Sorrento e la società cooperativa CULTURE di Mestre. Il servizio svolto su quattro postazioni dovrà essere sviluppato come di seguito indicato:
Dal 1° novembre al 30 novembre 
Piazza Tasso  dalle ore 10,00 alle 13,00 - dalle 14,00 alle 18,00
Stazione circumvesuviana dalle 10,00 alle 13,00
dal 1 dicembre al 31 gennaio 2017
Piazza tasso dalle 10,00 alle 13,00 - dalle 14,00 alle 20,00
Stazione circumvesuviana dalle 10,00 alle 13,00 - dalle 14, 00 alle 17,00
dal 16 marzo al 15 maggio 2017
Piazza Tasso dalle 10,00 alle 13,00 - dalle 14,00 alle 21,00
Stazione circumvesuviana dalle 10,00 alle 13,00 - dalle 14,00 alle 19,00
porto dalle 09,00 alle 17,00.

In base all'art. 5 del contratto (obblighi del prestatore di servizio) la stazione appaltante  "comune" si riserva la facoltà, durante tutta la vigenza del contratto, di verificare che il servizio venga svolto in conformità alle obbligazioni contrattuali, pena l'annullamento. Le domande come sempre sono tante: Visto che la postazione info-point al porto è vergognosamente abbandonata, come intende il comune procedere nei confronti della  soc. aggiudicataria? il comune ha vigilato sulla bontà del servizio  visto che a noi risultano ritardi sugli orari di apertura dei punti? quando e come intende ripristinare la postazione Info point al porto? quale futuro ci aspetta, considerato che non si era mai vista una così cattiva gestione degli info point,  per un servizio così fondamentale per una città a forte vocazione turistica come Sorrento?

Sorrento che cresce? Si ma in disinteresse da parte di una classe politica vegetativa.