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giovedì 21 gennaio 2016

Zona di Guerra 8/11/1918

Risalire alla prima guerra mondiale non dovrebbe occorrere, basterebbe fermarsi al disastro umano, materiale e morale della seconda, ma questo documento tramandatomi da mia madre che custodisco con devoto rispetto e che condivido con profonda emozione, narra della fine della guerra, scritta dal suo giovane e non ancora padre ai propri genitori, appena cinque giorni dopo l'armistizio di Villa Giusti.
La storia quando è fatta di sacrifici e sofferenze non si può né cancellare né ignorare e, visto che la battaglia in Senato sarà per quanto valorosamente combattuta, certamente persa a causa dei numeri dati da un'altra legge ritenuta incostituzionale dalla Consulta (porcellum), mi auguro che gli italiani in occasione del referendum, possano ricordare chi sono, cosa sono stati e cosa hanno sacrificato i nostri avi, in nome di parole che stanno perdendo qualsiasi significato quali Libertà e Patria.
Non si può riscrivere la Costituzione col sangue per conto e nome di una falsa modernità: con la matita copiativa possiamo far dimenticare Renzi e con lui i suoi slogan. Nessuno se ne ricorderà piú, lui non è e non ha fatto la storia (né la farà).

lunedì 11 gennaio 2016

Dopo Quarto, il quinto, il sesto e così via…

La vicenda Quarto merita riflessioni e, in pieno spirito MoVimento dell'uno vale uno, desidero dire la mia.
Ieri sera ero a Quarto, ho visto i volti degli attivisti provenienti da tutta la Campania, da San'Agata dei Goti a Sant'Agata sui due Golfi, in pratica dai monti del Sannio al mare della penisola sorrentina; ho ascoltato le voci dei cittadini di Quarto, dell'ormai distrutto quartese che diceva con esasperazione mista a disperazione: "Se si dimette Capuozzo, non vado più a votare".

martedì 5 gennaio 2016

L'Acqua a Sorrento non è pubblica nemmeno a parlarne.

Effettivamente il MoVimento 5 Stelle fa paura, ed a temerlo sono ancora di più i luoghi simbolo del clientelismo politico come appare evidente a Sorrento.
Il MeetUp Penisola Sorrentina Amici di Beppe Grillo, era riuscito ad organizzare con notevoli sforzi, quelli tipici dell'associazionismo volontario, un dibattito pubblico sull'acqua e sulla legge regionale del vicepresidente Fulvio Bonavitacola fortemente voluta dal presidente De Luca, la cosiddetta "Salva GORI", con l'intento di approfondire i temi sull'EIU (Ente Idrico Unico) e sulla politica di questa legge promulgata in continuità alla gestione Caldoro e in contrasto con il voto "contrario" espresso dagli italiani nel referendum del 2011.